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Gruppo: Zafferano

Il vostro gruppo prende il nome dallo zafferano, una spezia antica e preziosa. Inizialmente usato per tingere i tessuti, a causa del  suo colore. Lo zafferano è così antico che è persino citato da Omero neil'Iliade. Ha proprietà terapeutiche di stimolazione del sistema nervoso ed è usato come aromatizzante in cucina.

Spero che lo zafferano ispiri al vostro gruppo dei diari intellettualmente stimolanti e pieni di idee. Buon lavoro!

Scrivete un commento per "postare" i vostri diari qui sotto, entro le ore 17:00 del giorno che precede la nostra lezione

6 thoughts on “Gruppo: Zafferano

  1. Fako

    Secondo me, questo testo non ha veramente un genere, è una serie di narrazioni che spiegano ricette oppure accoppiamenti di cibi e l’opinione del narratore rispetto questi cibi. Io lo guardo come un genere nel mezzo di un libro di ricetta è uno di agronomia oppure bromatologia fittizia. So che questo non è un genere ma il libro non è proprio un libro di scienza, ha un aspetto più fittizio e umoristico. La mia parte preferita del testo è che ogni ingrediente, ogni cibo, è una metafora. Il modo in cui lui parla delle seppie, dei piselli, diventa ogni cibo una persona che abita nel suo mondo. Per esempio, la sua descrizione delle seppie le fa sembrare persone di un mondo lontano. “Da vive, ignorano in modo assoluto l’esistenza dei piselli…ombrelli che pigramente s’aprono da soli vuoto e da soli camminano come fantasmi…”. Qui io penso che i piselli siano una metafora che rappresenta tutte le persone che abitano in un modo un po’ isolato. Attraverso la storia delle seppie e i piselli, l’autore racconta la storia di come funziona il processo di agronomia e la pesca. Il cibo descrive un rapporto e un ciclo attraverso la descrizione di come arriva il cibo (e specificamente questo piatto) alla casa. Questi rapporti, fra cibo e uomo, uomo e lavoro, donna e cibo sono molto importanti per capire l’esistenzialista dell’uomo e il suo ruolo nel mondo rispetto le altre specie. Il rapporto tra cibo e cura in questo testo è molto stretto; il cibo è lodato da tanti come cura (il melone e il prosciutto). Io penso che un tema centrale sia la meraviglia della scoperta degli accoppiamenti nel racconto. Io non ho mai pensato a questa domanda di “com’è stato creato questo piatto” e penso che sia molto interessante. Definitivamente c’è almeno una storia narrata nel racconto, quella dei fichi e il prosciutto e il parallelo è la storia di Newton e la mela.

    Domande
    -Secondo l’autore, qual è il ruolo della donna rispetto il cibo?
    -Qual è il significato delle seppie e la sua ignoranza dal mondo?
    -Cosa si può prendere dal modo in cui l’autore descrive come si prepara il cibo (le seppie e i piselli)

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  2. Mike

    “Le seppie coi piselli” e “La cura dell’uva”

    Io direi che questi saggi di Achille Campanile appartengono al genere dell’umorismo. Non sono proprio satiriche perché non ho trovato nessuna critica sociale molto forte, ma mi sono sembrati simili alla satira nel modo in cui usano l’ironia per riflettere sull’esperienza umana.

    Ho interpretato “Le seppie coi piselli” come una riflessione sulla capacità intellettuale degli esseri umani. Questa idea è introdotta e in un certo senso è anche riassunto dalla frase “Ma l’uomo è uno strano animale.” Fondamentalmente, il saggio spiega come le seppie e i piselli non hanno niente a che fare le une con gli altri, però nonostante ciò gli esseri umani hanno trovato un modo per metterli insieme, modificarli e fare qualcosa di meraviglioso. L’autore sottolinea questa capacità di inventare quando menziona come l’uomo ha fabbricato “le barche, la fiocina, le lampade.” Inoltre, Achille Campanile dimostra che questa capacità non è soltanto creativa, ma anche distruttiva. Infatti, questo saggio mi ha fatto pensare al concetto economico di “creative destruction.” Nell’esempio delle seppie e i piselli, quello che viene distrutto è proprio la vita di essi. In un senso più generale questo può rappresentare la tendenza dell’uomo di approfittare del mondo della natura e peggiorarlo.

    Un’altro elemento interessante di questi saggi è la rappresentazione della donna. È interessante che in “Le seppie coi piselli” l’autore specifichi ch’è una donna che va al mercato per comprare il cibo e poi cucinarlo. Questo ruolo mi sembra sessista. In più, non mi piace la gerarchia dei sessi implicita nella frase “femmina del re del mare, della terra e del cielo.”

    Interpretare “La cura dell’uva” era un po’ più difficile per me. Però un elemento del saggio che mi ha interessato molto è la maniera in cui l’autore rappresenta gli scoperti dei fichi col prosciutto e della gravità. Infatti, descrive la creazione dei fichi col prosciutto come un lungo processo scientifico. La scoperta della gravità, una delle leggi più importanti per la scienza, invece è stata casuale. Secondo me, l’ironia di questo paragone sia molto divertente.

    Domande:
    • Cos’è il significato del titolo “La cura dell’uva”?
    • Qual è il ruolo dell’umorismo in questi saggi?

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  3. Ana Sofia

    Le seppie coi piselli è un testo umoristico che racconta, in modo originale, come viene preparato questo piatto particolare che lei chiama un “capriccio.” Non so come definire questo genere, o se veramente è un genere in se stesso, perché direi che sia un gruppo di racconti che spiegano ricette. Non è un ricettario perché non spiega come cucinare i piatti ma un racconto che porta lo sguardo umoristico di Campanile su qualche piatto. L’autore utilizza la storia per raccontare come funzionano la pesca, a traverso le seppie, e l’agricoltura, a traverso i piselli. Questa vignetta mostra le diverse interazioni tra specie, natura e l’uomo. Non c’è dubbio che esiste un legame tra cibo e cura in questo testo. Infatti, Campanile afferma che il melone con il prosciutto è la cura perfetta per le malattie nervose e dall’esempio dell’ospedale in cui tutti erano guariti con questo piatto. La storia narrata è quella di Newton e la mela e come ha scoperto la legge della gravitazione universale. L’autore paragona questa esperienza a come si potrebbe avere scoperto l’accoppiamento tra i fichi e il prosciutto.
    Domande:
    C’è qualcosa di più significativo che Campanile ci prova di spiegare a traverso questi racconti umoristici?
    Nel primo racconto l’autore insiste sul ruolo della donna nella preparazione del piatto mentre che nel secondo racconto suggerisce che è stato un uomo a scoprire l’accoppiamento tra i fichi e il prosciutto. Come si può capire questa differenza?

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  4. Mike

    “L’ostrica” e “Fragole e fanghi”

    Lo stile usato da Marina Mizzau nei suoi racconti “L’ostrica” e “Fragole e fanghi” è molto diverso da quello usato da Achille Campanile. Benché tutti e due appartengano al genere dell’umorismo, esprimono le sue idee in maniere molto differenti. Quello che abbiamo letto di Campanile assomiglia un saggio mentre “L’ostrica” e “Fragole e fanghi” sono racconti brevi. Il modo in cui entra l’umorismo è anche diverso. Si vede l’umorismo nei racconti di Mizzau quando se li considera nei suoi insiemi mentre si può trovare l’umorismo in delle frase specifiche nelle scritture di Campanile.

    Secondo me “L’ostrica” è una critica del modo in cui la gente prova a fabbricare le esperienze culturali. La funzione delle ostriche in questo racconto è proprio quella di un’esperienza culturale. Il ragazzo ha delle grandi aspettative sull’esperienza di mangiare le ostriche in un caffé di Parigi e conoscere le ragazze parigine ma poi l’esperienza vera è molto diversa. Per primo, si sbaglia quando ordina soltanto quattro ostriche invece di sei, poi non può capire quello che dicono le ragazze francesi e finalmente non sa come si deve mangiare le ostriche. Quest’ultimo punto è molto ironico; lui pensa di aversi sbagliato perché non ha provato il sapore delle ostriche e non ha potuto masticarle, però le ostriche non hanno un sapore molto forte e non si deve masticarle troppo. Questo errore dimostra la difficoltà in creare un’esperienza culturale. L’inizio della storia è anche molto interessante perché vediamo che il ragazzo vuole ritornare e raccontare la sua esperienza ai suoi amici quando dice “No, allo champagne non avrebbero creduto, e poi non era vero, perché mentire quando le ostriche erano vere?”

    Secondo me “Fragole e fanghi” è una critica dell’eccesso. Il ruolo del cibo in questo racconto è di rappresentare l’eccesso. Infatti, tutte le marche di lusso menzionate hanno la stessa funzione. È molto chiaro che la donna non si sente al suo agio e non sa come si deve comportare. Tutte le sue riflessioni private mostrano le maniere in cui questo stile di vita è in conflitto con qualche lezione elementare saputo perfino dai bambini.

    Domande:
    • Qual è il significato della riflessione sulle parole alla fine di “Fragole e fanghi”?
    • Hanno un significato le nazionalità delle persone che la donna vede al ristorante dell’hotel di lusso?

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  5. Ana Sofia

    La differenza fra i racconti di Mizzau è che “L’ostrica” presenta una narrativa più coerente: cioè i sui racconti sviluppano una storia con delle azioni e dei personaggi concreti. Il primo racconto narra il tentativo frustrato di un ragazzo, venuto a Parigi, di mangiare le ostriche per subire un’esperienza culturale. Il secondo narra la storia di qualche ospite in un albergo. I racconti di Campanile, invece, presentano dei pensieri umoristici e leggeri su alcuni pasti, senza che seguano un ordine preciso. Anche se Campanile e Mizzau hanno un umore similare, lo stile di ambedue è diverso.
    In “Ostrica”, le ostriche sono un simbolo di quello che è irraggiungibile perché sono un cibo costoso e quindi è qualcosa che il personaggio non ha mai potuto assaggiare.
    Per me, il ruolo del cibo è di presentare la pretenziosità di alcune persone rispetto al cibo. Tutto, dal buffet estravagante carico di pasti eleganti ed elaborati agli ospiti sgargianti, mostra una critica sottile dell’autore su l’estravaganza dell’eccessivo.
    Domande:
    Qual è il ruolo del personaggio principale nel racconto? Come sviluppa il tema del racconto?
    Come utilizza Mizzau l’umore per approfondire il suo messaggio?
    Qual è la differenza tra l’uso dell’umore nel primo racconto e il secondo racconto?

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  6. Fako

    Mi sembra che lo stile di Mizzau è diverso a quello di Campanile in modo che Campanile personifica più il cibo ed usa il cibo per raccontare qualche cosa dell’umanità e della persone. Marina Mizzau invece usa il cibo come uno strumento per raccontare la storia e per fare un commento su un aspetto dell’umanità. Anche il linguaggio è molto diverso perché Mizzau usa un’ironia più ovvia nei suoi racconti. Le ostriche e le ragazze rappresentano un parallelo, un simbolo per bellezza e sogni che non si realizzano mai. Le ostriche rappresentano un sogno per lui da tanto tempo ma lui non può mai assaporirle o apprezzarle e con le ragazze, lui non può neanche comunicare qualcosa a loro ne capirle. Lui è piu focalizzato su l’idea di queste cose e non sull’esperienza in se. Il ruolo del cibo nel racconto “Fragole e Funghi” è molto multiforme, e bassato sul testo, io penso che il cibo serva come un filo unificante in mezzo a tanti aspetti diversi presentati nella storia. Il cibo serve come il cuore del racconto, siccome l’ambiente del ristorante dipende sul cibo, il cibo è lo sfondo di tutti gli eventi che accadono ed è l’aspetto nel racconto che determina o predica le azioni dei personaggi. Il cibo anche si usa, attraverso l’umorismo, per segnare alcuni problemi e comportamenti umani. Per esempio, nella scena in cui il cameriere provava ad obbligare la signora americana a magiare e l’altro cameriere (con più esperienza) ha chiesto perdono per quest’azione. In quest’esempio, il cibo definisce la forma del rapporto, è un rapporto molto scomodo e sottolinea il ruolo dell’età e l’esperienza in questa storia. Ci sono tanti esempi in cui c’è una persona vecchia e con molta esperienza (nella vita e anche con il cibo) e nelle stesse esempi c’è una persona giovane, fragile, nuova, e fresca con altre perspettive. Secondo me, il cibo ha una presenza cosi grande nel racconto perché sebbene ci siano tante persone diverse, (culturalmente, riguardo l’età, il lavoro che fanno, etc.) il cibo unifica tutte queste persone e attraverso il cibo (in un modo ironico e satirico) l’autore rileva alcune verità e comportamenti umani.

    Domande
    1. Qual è il ruolo delle donne in Fragole e Fanghi e qual è il ruolo degli uomini? Com’è il rapporto fra i due? (La mamma, l’anziana, etc. e il cameriere, il chef, il bambino, etc.)
    2. Qual è il rapporto fra la narratrice e il cibo nel secondo racconto?
    3. Qual è la significanza, oppure il ruolo, dell’ambiente (il ristorante) in Fragole e Fanghi?
    4. Nel racconto “L’ostrica”, cosa rappresenta il fine? Lui non ha potuto apprezzare le ostriche mai, cosa riflette questo sulla sua personalità e il suo stato socioeconomico?

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