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Gruppo: Rosmarino

 

 Il vostro gruppo prende il nome di Rosmarino.  Il rosmarino ha una storia antica e molto interessante. Per gli antichi romani era simbolo di eternità e si diceva che il suo profumo  contenesse l'anima della terra. Si pensava anche che il suo odore risvegliasse l'amore e che avesse un potere afrodisiaco. Spero che il rosmarino ispiri al vostro gruppo dei diari intellettualmente stimolanti e pieni di idee. Buon lavoro!

Scrivete un commento per "postare" i vostri diari qui sotto, entro le ore 17:00 del giorno che precede la nostra lezione

8 thoughts on “Gruppo: Rosmarino

  1. Anna

    Le Seppie coi piselli
    04/09/2013

    Io definirei questo testo come l’umorismo, ma anche un saggio, anche filosofico. Il testo è una narrativa, quasi un romanzo, ma anche un’opera di fantasia. Ci sono tante metafore, ma anche dappertutto, ci sono tanti giochi di parole. Lui descriva gli animali sottomare come “ombrelli fosforescenti” ed anche “si tratti pure di personaggi rispettabili come i piselli”. “L’uomo è uno strano animale”. Queste metafore parlano dal mondo in un modo diverso, più personificato e fantastico.
    L’autore racconta la storia d’un uomo ed una donna, l’uomo rappresenta le seppie e la donna i piselli. “le une dagli abissi del mare, gli altri dalle viscere della terra”. Questo va con l’idea che gli uomini sono i cacciatori, la carne, e le donne sono nutritive.
    Lui parla delle donne e gli uomini come sono così diverse che le seppie ed i piselli. Nello stilo di “gli uomini sono di marte, le donne di venere”, ma che l’amore può portarli insieme, in una mezcla perfetta.

    “Sono chiusi nel baccello, poveri pallottolini ciechi che non si sa davvero per chi esistano, là dentro, e, se non ci fossero gli uomini a tirarli fuori, ben difficilmente vedrebbero il sole”.

    Domande:
    Come sono gli uomini le seppie e le donne i piselli? Sono le donne e gli uomini così diversi come le seppie ed i piselli?
    Quali sono alcuni altri cibi che combinano le cose molti diversi, ma vanno bene insieme?

    La Cura dell’uva
    Il cibo ha il potere di curare le malattie. Lo stilo è molto filosofico, ma anche molto umoristico. Si rivolge al pubblico, alle persone che pensano dei domandi importanti (come cosa sarebbe successo se il prosciutto non avessero stato combinato con le melone). Mi sembra come il racconto è i riflessioni di una mente umoristica.

    Il tema centrale è forse: cosa sarebbe successo nel mondo se le cose non avessero successo come hanno successo?

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  2. Noah

    Le scritture brevi di Achille Campanile, intitolati “le seppie coi piselli” e “la cura dell’uva”, mi parano i meditazioni in genere, pure con gli aspetti di entrambi l’umorismo e la filosofia. Nonostante tutte due usano la tema dell’incontrato dei cibi diversi, si la avvicinano in modi differenti.

    “Le seppie coi piselli” esamina gli origini isolati delle seppie ed i piselli, e continua a spiegare che “il ticchio di fare le seppie coi piselli” è imputato a sia l’indole dell’uomo (e specificamente gli italiani) ad organizzarsi in marcato sia la creatività della donna a fare questa mista strana. “L’uomo è un strano animale” dice Campanile, e quando arriva la donna, prende carattere unico e “vuol fare anche le seppie coi piselli”. Il corso della scrittura attraversa lentamente le descrizioni dell’origine delle seppie e i piselli. Questa lentezza dà l’autore tempo a fare le metafore dei cibi; infatti, Campanile li personifica. Le seppie “probabilmente… non avranno mai sentito nemmeno il nome (dei piselli)” e i piselli “sono chiusi nel baccello… ciechi”. Questa personificazione serva a dividere ancora i due cibi.

    “La cura dell’uva” ha un modo diverso di esaminare l’idea dell’incontrato dei cibi diversi. Al posto di descrivere le origini dai cibi in dettaglio, questa scrittura esamina le sue use mediche. Qualche volte, queste use vengono delle opinioni mediche capricciose. Ad esempio, Campanile dice “per mangiarla (la buccia) bisognerà aspettare l’anno venturo, durante il quale certamente i medici sentenzieranno che mangiare la frutta senza sbucciarla è quanto di più salutare sia dato immaginare”. Inoltre, l’autore usa il esempio di Newton per descrivere come importante ma raro sono le scoperte delle combinazioni buoni dei cibi. Se lui stava stando seduto sotto un albero dei fichi (invece delle mele), lui avrebbe scoperto “una cosa almeno altrettanto utile all’umanità: i fichi col prosciutto”.

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  3. Carlo

    Secondo me, nessuno sa veramente se un cibo senza troppo sale o zucchero e male per la sua salute. La scienza nutrizionale è il più debole delle nostre scienze, in grande parte perché la ricerca non è molto urgente. Ho dell’opinione che non ci sono cure in cibi regolari: certamente ci sono erbe e altre cose specifiche che hanno alcune proprietà medicamentose, ma certamente cose come uva e fichi non sono sani in particolare. Per esempio: in stati uniti c’era un mito che diceva spinacio, un cibo normale, è il cibo più sano e ha la capacità di darti molto energia e forza. Questo diventava l’ispirazione per il cartone animato famoso Popeye il Marinato: quando Popeye è in pericolo, lui mangia un barattolo di spinacio completamente. Questo cibo ti dà il potere di ercole, e lui può salvare il mondo e la sua donna ogni volta. In fatto, la popolazione pensava spinacio era sanissimo perche qualcuno in un laboratorio ha fatto un errore grande. Questa persona ha messo il separatore decimale per la quantità di ferro in spinacio due punti alla destra: pensavamo che il spinacio essere cento percento troppo forte!
    Credo che l’affetto placebo esista, e sia molto forte in società. Comunque secondo me c’è una grande differenza tra cibi sani e medicina, ed è molto importante di capirla. Per esempio, tutti sanno che è importante di bere succo d’arancia quando si fa male, ma zuppo e succo non sono curi. Sono d’accordo che il cibo è importante a religione, a letteratura, a cultura, a una vita felice: ma non posso accettare che il cibo ha qualcosa di dire a scienza o cure.

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  4. Sabrina

    Secondo me Le seppie coi piselli descrive le relazione tra gli esseri umani, sia le amicizie sia le relazione romantiche. Come l’uomo, la seppia vive nel suo proprio mondo senza preoccuparsi di ciò che accade intorno a lui. Non si rende conto che ci sono altri diverso a lui,e effettivamente convivendo la terra con lui. Inizialmente, sembra che ci sia un po’ di tensione quando s’incontrano nel mercato insieme. Quando finalmente si conoscono, la seppia e il pisello si accorgono che sono veramente compatibili. Allo stesso modo, gli uomini e le donne tendono a rimanere nel loro ambiente sicuro e non aprire un dialogo con le persone che non conoscono. Ma molte volte, le persone sono sorprese di quanto bene si può andare d’accordo con qualcuno con cui non ha niente in comune.
    In La cura dell’uva, il confronto tra le combinazioni alimentari e le innovazioni scientifiche e propriamente umoristico. Mentre il sarcasmo sminuisce l’importanza dell’innovazione culinaria, anche porta alla luce questo tema, che non è molto discusso. Di dove vengono le ricette? Chi le hanno inventato? Queste sono alcune domande di cui molte persone non pensano. È stato intelligente da parte del autore cominciare con le scoperte mediche perché, fondamentalmente, lo scopo del cibo è per la sopravivenza, quindi il cibo è la medicina massima. Poi col passare del tempo, il cibo non è solo per la salute, il cibo è anche considerato un simbolo culturale, del status sociale, e una forma d’arte.

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  5. Anna

    Marina Mizzau

    Lo stilo di Marina Mizzau mi sembra diverso allo stilo di Campanile perché lei non usa tanto umore sarcastico, lei scriva quasi in uno stilo “film noir” perché il modo in cui descriva le cose è molto simile ai film “noir”.
    L’ostriche sono un simbolo per la vita sontuosa e stravagante. Il ragazzo non mai ha provato le ostriche, ma adesso lui ha quest’idea nella sua testa delle ostriche, e le ostriche non possono mai essere così perfette che lui ha imaginato.
    Le ostriche sono un simbolo per una vita che il ragazzo vuole, ma lui non è parte di questo mondo molto stravagante, lui non appartiene al mondo stravagante.
    Per lui, l’esperienza culturale include mangiare le ostriche, è una cosa che qualcuno deve fare per avere la esperienza completa.

    Cosa rappresentano le ostriche?
    Ci sono i altri cibi che rappresentano la stessa cosa?

    Il ruolo del cibo in Fragole e fanghi e rappresentare la vita molto stravagante, a cui la donna principale non appartiene. Viene descritto come tante scelte, tante opzione, che lei non può decidere. Problemi del “primo mondo”. Il momento in cui il cibo definisce i rapporti e le forme di comunicazione è quando lei guarda tutte le persone nella ristorante e pensa delle sue vite, e lei comparte una guarda con la donna vecchia.
    Credo che il cibo nella storia simbolica la vita eccessiva, tante cose stravagante. Un mondo nuovo, che noi non abbiamo (probabilmente) mai visto, perché e il mondo dei ricchi.

    Dov’è la donna e perché lei è là?

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  6. Noah

    Marina Mizzau

    Lo stilo dei racconti “l’ostrica” e “fragole e fangi” di Marina Mizzau è drammatico e descrittivo in un senso comico. Questo “umore” non è quello di Campanile, cioè, non usa le descrizioni ed i confronti al fine di mostrare un aspetto culturale o umanista. Anzi Mizzau usa i racconti che si sembrano melodrammatico, con le descrizioni vivide e nello stilo intenso. Ad esempio, in “fragole e fangi”, quando Mizzau descrive una cena all’hotel di lusso, usa le immagini dei colori e opulenza. I camerieri sono distinti dai colori delle sue giacche; una giacca è “verde” così come un’altra è una “giacca bordeaux”. Gli abiti degli ospiti sono riconosciuti dalla marca “Hermès Missoni Vesace”. Questo modo di descrivere crea un senso dell’intensità che ha umore perché il soggetto è semplicemente un pasto.

    L’ostrica esamine un episodio in cui uno straniero viene alla Parigi per un pasto eccezionale. Nel corso del racconto, lui cambia la sua mente di come deve interpretare il cibo, in specifico l’ostrica. All’inizio, lui vuole isolare gusto delle ostriche al fine di ricordarlo nel futuro. Però, vuole anche a sentire la cultura di Parigi. Quando vengono due ragazze al tavolo suo, lui le permette a sedere al fine di cogliere ogni aspetto del caffe. Tuttavia quando lo fa, perse l’abilità di distinguere il sapore. Questo contrasto dei due modi di apprezzare un pasto, quello del cibo e quello di compagnia e l’esperienza in tutto, è il tema principale del racconto.

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  7. Carlo

    L’ostrica

    Qual è la definizione di desiderio? Il piccolo racconto che abbiamo letto, “L’ostrica” chiede questa domanda con un esempio della guerra tra l’anticipazione di uno svago e la realtà del momento. Per la nostra protagonista, questa guerra raggiunge la sua conclusione, e poi possiamo vedere una grande verità umana dal ragazzo.
    Secondo me, con la mentalità del ragazzo, non si può essere contento. Lui vive sempre fuori del momento. Al ristorante con l’ostrica, lui vuole trovare soddisfazione: al inizio, lui crede che un’ostrica sia la cosa che lui bisogna, ma poi questo diventa un piatto di ostriche. Poi lui deve avere l’ambiente perfetto per mangiare, e poi lui vuole sedere con alcune belle ragazze. Comunque quando lui riceve qualcosa che non sembra perfetta, per esempio quando lui vede il suo piatto di ostriche per la prima volta e lui ha solo quattro pezzi, è scontento. E alla fine, quando lui mangia il suo pezzo (dopo dà le altre tre alle ragazze) lui mastica mentre pensare a un‘altra cosa. Se si non vive nel presente, non può piacere un momento, o un pezzo di ostrica.
    Lui esperienza un tipo di fame molto triste: lui desidera desiderare. Normalmente, una fame ha un fine: se si ha fame per cibo, si può concludere questa fame con cibi e mangiare. Ma se si vuole mangiare solo per l’idea astratta di mangiare, non si può essere pieno. Questo ragazzo è la vittima della fame dell’anima, per cui non c’è cibo.

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  8. Sabrina

    Marina Mizzau

    A differenza di Campanile, lo stile di Marina Mizzau non è così sarcastico come “Le seppie coi piselli” o “la cura dell’uva”. In “L’ostrica”, le ostriche sono una rappresentazione di una classe sociale a quella del protagonista. Lui non ha mai assaggiato le ostriche e, per lui, provando un piatto di alta classe è un’introduzione alla vita delle più ricche. Allo stesso modo, le ragazze nella storia illustrano gli oggetti che sono sembrato irraggiungibili nella vita del narratore. In fatti, a un certo punto dice “che le cose belle sono rare e non devono venire insieme”, suggerendo che avere buon cibo e belle donne allo stesso tempo è troppo bello perché sia vero. Alla fine il narratore non ha nemmeno potuto gustare quello di ciò per che è andato fino a Parigi.
    Simile a “L’ostrica”, “Fragole e fanghi” usa il cibo per descrivere una classe sociale specifica e la vita dei membri di questa società. La storia è scritta dal punto di vista di qualcuno che non conosce bene l’etichetta sociale e il protocollo di questo luogo. Il cibo è uno strumento attraverso il quale viene avviata molto della comunicazione tra “lo chef” e il cliente, tra due clienti specifici, e a tutti i clienti in generale.

    Alcune cose che avrei voluto capire migliore sono: chi è il narratore, perché è lì, e cosa spera di ottenere?

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