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Gruppo: Cannella

Il vostro gruppo prende il nome dalla Cannella, una spezia dal profumo delizioso, e dalla storia millenaria. Laa cannella era già citata nella Bibblia. ed era stata importata in Eurpoa durante il medioevo. Viene usata in cucina ma anche per le sue proprietà  medicinali.

Spero che la cannella ispiri al vostro gruppo dei diari intellettualmente stimolanti e pieni di idee. Buon lavoro!

Scrivete un commento per "postare" i vostri diari qui sotto, entro le ore 17:00 del giorno che precede la nostra lezione

12 thoughts on “Gruppo: Cannella

  1. Evan

    La Cucina Futurista di Marinetti è un testo molto interessante e diverso dalle altre opere che abbiamo letto in classe finora. L’idea principale di La Cucina Futurista è semplice: dobbiamo cambiare completamente la cultura del cibo e mangiare in Italia. Dobbiamo cambiare come pensiamo al cibo, prepariamo il cibo, e mangiare il cibo. Le pagine all’inizio del testo dicono che un cambiamento radicale è necessario.

    Dopo aver letto solo questi due pagini all’inizio, l’aspetto che ho notato era che questo testo è il primo che abbiamo letto che non è basato sulle tradizioni italiane del cibo che influenzano molti aspetti della cultura sociale in Italia. L’idea che è necessario di cambiare tutto al soggetto del cibo è completamente l’opposto di quello che si aspetta quando si parla del cibo italiano. Il ruolo della tradizione nella cultura del cibo italiano è molto grande, quindi la posizione di questo libro è molto interessante.

    La seconda parte che abbiamo letto è un esempio perfetto dell’idea di cambiare la natura del cibo e mangiare. La sezione “Il pranzo della ‘penna d’oca’ e il manifesto della cucina futurista” dice che “La cucina futurista sarà liberata dalla vecchia ossessione del volume e del peso e avrà, per uno dei suoi principî, l’abolizione della pastasciutta” (25). La pasta è una parte essenziale e fondamentale del cibo e della cucina italiana, e adesso, alcune persone pensano che la pasta non è necessaria di più.

    E possibile che questo modo di pensare era in Italia durante questo tempo perché è stato un tempo dei difficili per molte persone, e loro volevano qualcosa in cui potevano credere per aiutare la situazione, anche se dovevano cambiare la cucina italiana.

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  2. Annie F.

    Questi due brani ci introducono alla cucina futuristica, un movimento culinaria e sociale che prova a cambiare il modo in cui cuociamo, mangiamo, e godiamo il cibo. Il primo brano rinosce che ad alcune persone la cucina futuristica sembreranno un rischio grandissimo, “pazzesca e pericolosa”. Pero’ l’autore cerca sola di “creare un’armonia tra il palato degli uomini e la loro vita di oggi e di domani”. M’interessa questo scopo, perche’ vuol dire che la nostra dieta non è ancora futuristica. Infatti l’autore dice che mangiamo ancora come se fossimo “le formiche, i topi, i gatti e i buoi”. Prima di leggere pensavo che la nostra cucina fosse molto piu’ avanzata che la “cucina” degli altri animali di questa terra. Pero’ dopo di aver letto il resto dei brani penso che ci sia ancora tante cose che possiamo fare per fare piu’ futuristica la nostra cucina.

    Il secondo brano discute il “manifesto”, il piano dell’autore per cambiare la cucina italiana. La parola “manifesto” ovviamente ha tante connotazioni e sono interessata dal fatto che l’autore ha scelto di usare questa parola politicamente forte per descrivere un soggetto quasi domestico (la cucina). Pero’ è sicuramente vero che l’autore ci propone tanti cambiamenti gravi nel suo manifesto. Per esempio, lui dice che non dovremmo mangiare la pastasciutta perche’ è pesante e non va bene per la stomaco. Ci ricorda che “l’abolizione della pastasciutta liberera’ l’Italia dal costoso grano straniero e favorira’ l’industria italiana del riso”. Nel mio classe di Cibo e Potere questo trimestre abbiamo parlato molto del viaggio di grano in tutto il mondo e come questa sistema d’esportazione ha un’influenza grande sull’economia globale. M’ha interessata molto che l’autore pensa delle conseguenze economiche dei suoi scelti culinari.

    Lui parla alla fine di un gruppo di strumenti scientifici che potremo usare nel futuro per fare il cibo meglio. L’autore accenna “ozonizzatori”, “elettrolizzatori”, e piu’ cose per aumentare la qualita’ e la sanita’ del cibo. Per esempio, dice che lampade per emissione di raggi ultravioletti possono impedire “il rachitismo nei bimbi, ecc.” Pero’ non mi è piaciuto l’ultimo strumento: gli “indicatori”. Ci diranno se c’è troppo sale, troppo aceto, “troppo pepe, troppo dolce”. In quel punto mi sembra che l’autore ha perso l’autenticita’ della cucina in favore alla scienza, e questo non va bene con me.

    Vocabulario:
    rachitismo – rickets
    bocconi – morsels/bites
    mediante – by means of
    spessore – substance
    tuorli - yolks

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  3. Elizabeth

    L’intento del Manifesto della Cucina Futurista è di creare una nuova cucina italiana, senza la dipendenza sulla tradizione e più sana, economica e logica. L’arumento è che la cucina italiana nel questo periodo non è abbastanza nutriente per il cambiamento nella vita italiana, sempre “aerea e veloce”(28). Io penso che anche dica che il cibo che è mangiato da una cultura può influenzare la gente.

    Per esempio, loro dicono che gli italiani non devono mangiare più la pasta. Loro argomentano che la pasta non inspira “un’anima appassionata,” ma un’inattività (28). Loro credono che l’abolizione della pasta creerebbe la possibilità di mangiare un pranzo perfettamente bilanciato con carne, verdure e tutti i nutrienti necessari per un corpo sano.

    Questo manifesto dice anche che il cibo deve dare più di solamente calorie e nutrienti, ma un’esperienza. Il cibo deve influenzare la bocca, ma anche il naso, gli occhi, e la mente. La forma del cibo deve essere sperimentale. Loro dicono che è meglio se il cibo ti da molti sapori allo stesso tempo.

    Loro anche dicono che una cosa molto importante del cibo è la composizione chimica del cibo. È una cosa molto scientifica, per i massimi nutrienti possibile.

    Domande:
    1) Questo manifesto ha cambiato la cucina italiana?
    2) Ci sono persone che mangiano così?

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  4. Luchino

    La Cucina Futuristica è stata scritta da F.T. Marinetti e Fillia in 1931. Nel manifesto, questo cibo futuristico creerà un’armonia tra il paletto degli uomini e le loro vite. Soprattutto l’autore vuole migliorare l’esperienza culinaria e farla più personale e intelligente invece di mangiare semplicemente per prendere i nutrimenti necessari per vivere. Finora, gli uomini stavano mangiando come animali ma con questa idea, possono mangiare finalmente come gli uomini. Mi pare che questa sia tipo uno scherzo, perché certamente offre qualcosa quasi impossibile; cambia tutta della dieta degli uomini.

    I futuristi focalizzano sul cibo meno per il suo volume ma più per l’esperienza e il giusto del cibo. È anche chiaro che i futuristi avevano un effetto profondo sulla conoscenza della società, perché Marinetti ha cambiato il modo in cui la gente pensa della pastasciutta semplicemente perché lui ha detto qualcosa negativa del piatto. Per me questa sembra ridicola è impossibile. Perché l’opinione di Marinetti era così importante?

    Molti degli aspetti d’umanità dipendono sul cibo che si mangia. Secondo me, quest’idea è un po’ limitata; il cibo si da energia e l’alimentazione necessaria per vivere, e mangiare dovrebbe essere un’esperienza che si può piacere. L’argomento che il cibo decide tutto di una vita è troppo forte.

    Quando si aggiungono tante regole al processo di mangiare, si fa questo processo la parte più importante della vita perché senza queste regole, non si deve pensare di mangiare. Sembra che gli autori stiano facendo un’altra realtà con le loro analisi. Per esempio, l’idea che dice che gli strumenti scientifici dovrebbero essere usati nella cucina è veramente troppa; la gente può avere la stessa qualità di vita con cibo semplice.

    Alcune domande: Questo movimento esisteva in realtà? Che pensava la gente di quest’idea durante questo periodo?

    Vocabolario:

    Penna d’oca: quill pen
    Elogio: praise
    Convitato: guest
    Precisando: surrounding
    Proporre: to propose/offer
    Alimentazione: nutrients
    Idrovolante: sea plane
    Pazzesco: crazy/reckless

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  5. Luchino

    La Cucina Futuristica è stata scritta da F.T. Marinetti e Fillia in 1931. Ci sono molte cose in questo testo con cui non sono d’accordo. Per esempio, carneplastico? In serio? Sembra che Marinetti vuole tagliare tutto del piacere dal processo di mangiare. Perché lui mette un’enfasi sull’esperienza tattile con il cibo, diventa facile dimenticare che mangiare dovrebbe essere un evento per l’alimentazione ma anche per il piacere e per essere con altre persone; quando questi aspetti di mangiare sono tagliati, quali sono le cose chi ci fanno umani?

    È entrambi sfortunato e ironico che l’autore dice che questo pranzo sarà così importante come “la pace di Vienna” o “il trattato di Versailles” quando veramente niente è successo da questo pranzo altro dell’idea che il cibo futuristico era un movimento d’arte invece di una possibilità viabile per la nostra dieta.

    Non capisco ancora perché vuole che il cibo sia in una pillola ma allo stesso tempo che il cibo si dia piacere tattile. Una pillola sarebbe qualcosa così semplice, più semplice di pasta o tutti degli altri cibi; non può dare il piacere che Marinetti vuole. Non capisco anche perché una taverna d’alluminio sarebbe meglio che una taverna di un'altra materiale; penso io che una taverna o una forchetta siano semplicemente utile – come cibo in una pillola – e non devano essere più complesse o specifiche. Tutto del suo argomento mostra contradizioni così.

    L’idea finale – un pranzo completamente tattile – mi pare essere qualcosa che ha senso. Sono andato a un ristoranti in cui tutti dei camerieri erano ciechi, per mostrare i clienti una vita in buia. Devo dire che perché non potevo vedere niente, il cibo mi ha fatto sentire buonissimo, specialmente quando l’ho taccato e l’ho assaggiato. Comunque con l’idea del cibo in una pillola non posso essere d’accordo, specialmente perché queste idee sono completamente diverse.

    Alcune domande: Qual è il rapporto tra il cibo come una pillola e il cibo come un’esperienza tattile? Oggi, abbiamo cose come le idee di Marinetti o Fillia?

    Lealmente: correctly
    Canestro: basket
    Foro: hole
    Garaggiare: to compete
    Vivanda: cibo

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  6. Evan

    Queste parte di La Cucina Futurista di Marinetti è interessante perché descrivono gli esempi specifici dei pasti o piatti “futuriste”. All’inizio Marinetti spiega di nuovo l’importanza del cibo secondo l’ideologia del futurismo: “Pur riconoscendo—ammonisce Marinetti – che uomini nutriti male o grossolanamente hanno realizzato cose grandi nel passato, noi affermiamo questa verità: si pensa e si agisce secondo quel che se beve e si mangia” (95). Poi, descrive l’importanza dei sensi nella cucina futurista: “Futuristicamente mangiando, si opera con tutti e cinque i sensi: tatto, gusto, olfatto, vista, udito” (99).

    Secondo me, uno dei pranzi che dimostra molto bene quest’uso dei sensi e che m’interessa di più è il “pranzo tattile”. Dall’inizio, questo pranzo è interessante perché si deve “separatamente indossare uno dei pigiama” e poi, si deve mangiare i piatti strani, come “l’insalata polir timica”, “vivanda magica” e “ortotattile” senza vedere. I piatti con i cibi inaspettati in un ambiente non convenzionale com’è descritto è certamente una rottura del passato e della tradizione quindi certamente “futurista” ma queste idee sono così bizzarre che non penso che le persone le accetterebbero. Mi chiedo come il popolo italiano hanno risposto a queste idee e se c’erano le persone che volevano seguire questo modo della vita.

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  7. Annie F.

    Con questi brani mi sento piu’ alienata di mai. Prima di tutto c’e’ un tono chiaro di violenza in alcune parte – per esempio, la scena ridicolosa con il dottore che non si sposta alla destra della tavola. Mi piace l’idea di avere un pranzo dinamico, che cambia ogni minute, ma l’autore va un passo in avanti e ridicolizza chi non si sposta. La parte quando tutti i giovani inseguono il dottore per farci obbedire mi ha quasi spaventata. Forse l’autore voleva che fosse un affermazione del potere o dinamicita’ del gioventu’. E posso apprezzare la creativita’ e la nuovita’ del “pranzo dinamico”, ma non sono cosi’ radicale.

    In altre parte, l’atore focalizza molto sui odori, materiali, e aspetti tattili del pranzo. Ci dice di controllare anche i vestiti (nel “pranzo tattile” si veste in pigiame speciali, fatte prima del pranzo di “materiali tattili differenti” come spazzole o sugheri). Questo modo di pensare crea un pranzo completamente controllato; neanche l’odore nell’aria è lasciato al controllo di chi mangia. Questo mi sembra di rappresentare una perdita dell’autonomia del mangiatore. Sarei curiosa a sapere com’ha risposto il popolo italiano a queste idee.

    Finalmente, l’autore ha scelto parole tanto disgustosi (cloaca, vino drogato, fradice, poltiglia, ecc.) che devo credere che lui abbia qualche scopo in mente che ancora non capisco. Siccome queste parole ripellerebbero il lettore normale, penso che lui le usi per esprimere un’idea – forse sulla qualita’ del cibo, o forse sulla rivoluzione futuristica della cucina. Ancora non so, perche’ questi testi sono piu’ futuristici che alcuna cosa che ho mai letto…

    Domande:
    1. Come l’autore integra tutte le aspetti tattili del pranzo? Che pensi tu di questo stile di mangiare?
    2. Perche’ usa parole come “cloaca” e “poltiglia”? Che vuole esprimere al lettore?
    3. Che pensi tu di questo passo in avanti al futuro? È un cambiamento buono o no? Perche’? Che vogliono fare i futuristici con questi brani?

    Vocabulario:
    politiglia – sludge
    fradice – rotten
    pianura – level ground
    ruvide – rough
    spugne – sponges
    manovella - handle

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  8. Elizabeth

    Nel “Primo Pranzo Futurista,” Marinetti descrive il primo evento in cui un pranzo completamente futurista era servito. A una taverna nel 1931, un pranzo di 14 piatti diversi era mangiato dai futuristi. I cibo scelti erano diversi, sani, odorosi e saporiti. Tutti seguivano il manifesto futurista. Avevano tutti i colori e i sapori che danno energia a quelli che li mangiavano. Lui dice che questo pranzo ha creato “un’armonia originale della tavola” (97).

    I prossimi capitoli descrivono tutti i piatti in dettagli. Le parole con cui lui a scelto di scrivere sono molto interessanti. Secondo me, lui ha scelto parole molto deliberatamente. Ero un po’ sorpresa, perché aspetterei parole meno poetiche. Lui ha detto cose come “l’uso dosato della poesia e della musica come ingredienti improvvisi,” che mi sembrano molto belle.

    I futuristi credevano che il ruolo dei sensi fosse molto importante nei pranzi. Loro volevano mangiare solamente i cibi che usano e impegnano tutti i cinque sensi. Secondo i futuristi, i cibi devono essere interessanti di vedere, con molti colori e formi che rinvigorirono il mangiatore. Loro anche vogliono cibi con sapori diversi, e odori nuovi. Non è più importante che i cibi hanno sapori deliziosi, ma sapori che danno energia al mangiatore. La stessa cosa è vero per i odori e i tatti. La presentazione è molto importante; deve essere quasi una sorpresa, un po’ inaspettata.

    Secondo me, un pranzo futurista è interessante leggere, ma non vorrei mangiarlo io.

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  9. Evan

    Artusi: La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene

    La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi è un testo molto interessante e molto importante nella cultura della cucina in Italia. Il libro contiene tre tipi di testo diversi: il commentario su cucinare e come si capisce il cibo italiano, le regole che si deve seguire per vivere una buona vita e essere sano, e poi le ricette specifiche.

    Una parte del commentario all’inizio del libro che m’interessa è la discussione del ruolo dei sensi e la gerarchia fra i sensi. Una citazione che descrive quest’idee che mi piace molto è: “Non si vive di solo pane, è vero; ci vuole anche il companatico, e l’arte di renderlo più economico, più sapido, più sano, lo dico e lo sostengo, è vera arte. Riabilitiamo il senso del gusto e non vergogniamoci di soddisfarlo onestamente, ma il meglio che si può, come ella ce ne dà i precetti” (12). Quella descrive come il cibo e cucinare sono un’arte che non è apprezzata e dobbiamo cambiare questo fatto.

    Le regole per una buona vita che Artusi dà sono per tutti gli aspetti diversi della vita. Ci sono le regole per vestire i bambini, per quando e come mangiare, per l’esercizio, per la salute dei denti e per bere l’alcol.

    Questo libro è stato scritto nel 1891, quindi poco dopo l’unificazione del paese. Per me, questo testo è un tentativo per unificare il popolo d’Italia con una parte centrale della cultura. Il cibo è una cosa che tutte le persone possono capire e sembra come Artusi parla direttamente alle madri o casalinghe delle famiglie tipiche di questo tempo. Quando ho letto il testo, ho pensato immediatamente al libro che è molto simile negli Stati Uniti: Joy of Cooking di Irma Rombauer e Marion Rombauer Becker. Joy of Cooking è molto conosciuto negli Stati Uniti ed è ha un ruolo unico nella cultura di cucinare americana.

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  10. Luchino

    In questi brani di Artusi, l’autore spiega la storia e la cultura di cibo in Italia tra il periodo Romano. Nel primo, “Il medico che non guarisce… consola sempre” mostra l’idea che non si deve avere l’attenzione d’un dottore in un modo solo medico, ma più in un modo per farsi comodo se si diventa malato. Quest’idea mi sembra progressiva per questo periodo, perché mi pare che Tiberio abbia capito la salute come qualcosa entrambi fisica e mentale invece di sola fisica.

    Penso che il proverbio inglese sia così importante rapportare questo brano alle altre culture. Mostra che la medicina come qualcosa entrambi nella mente e il corpo non è solo un’idea italiana. È anche importante riconoscere che il proverbio francese discute uno stile di vita sano ma anche consistente; secondo me, è molto più facile diventare malato quando non si dorme o mangia in un modo così. Il corpo sviluppa un ciclo normale e quando si lo interrompe, è orribile per la salute.

    Mi piace nella seconda lettura che l’autore spiega che masticare in fretta e tanto importante quanto il cibo se stesso. Quando sono andato in Italia, era chiaro che gli italiani preferiscono spesso mangiare più lentamente che gli americani. Secondo me, questa è una delle ragioni che gli italiani sono più magri degli americani.

    Quando ho letto “Principii: crostini e sandwiches,” è diventato più chiaro che gli italiani pensano dell’ordine di cibo in un modo molto serio. Il fatto che c’è un piatto che si deve mangiare solo “dopo la minestra” mi mostra che l’ordine è serio. L’ordine del pasto è molto più fluido negli Stati Uniti.

    Alcune domande: Quali sono le indicazioni fisiche che si ha uno stomaco debole? Quali sono le differenze tra il cibo in Italia oggi e quello nel secolo settecento?

    Minacciata: threatened
    Compatimento: compassion
    Ribrezzo: disgust
    Cagionare: to cause
    Imbambolanti: vacant/blank
    Fiacco: weak/feeble
    Inghiottire: to swallow
    Troncare: break off/cut off
    In bilico: in precarious equillibrium
    Campare: to live safely
    Imbandire: to prepare
    Tagno: tin

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  11. Annie F.

    Questi testi di Artusi sono stati molto variabili nel senso che tutte le tre hanno scopi diversi. La prima ci presenta tante ricette: i principii. Sono tutti tipi di crostini o sandwiches. L'autore mi sembra di parlare principalmente sui ingredienti ma anche sui coinvitati che mangeranno i crostini. L'autore non da misure specifiche, forse perche' vuole sottolineare la tradizione ma anche la spontaneita' della cucina italiana. Scrive come se avesse gia' un rapporto con il lettore; cosi' non si deve specificare le misure.

    Mi è piaciuto tanto il brano che si chiamava “le origini della cucina italiana”. Artusi ci ha portati nella storia della cucina italiana, una storia ricca e complessa. Per esempio, ci ha raccontato la storia dei cuochi a Siena che avevano un salario troppo alto. Mi chiedo perche’ non ho imparato piu’ della tradizione culinaria e regionale in Italia prima di visitare questi posti come Siena… è un peccato. Magari la prossima volta! Nell trecento, l’autore ci dice, non esistevano ancora le forchette. È molto interessante pensare che la tradizione culinaria italiana, che oggi è una tradizione fortissima e riccissima, molti secoli fa forse non esisteva proprio. Ogni grande cosa ha le sue origini.

    Vocabulario:
    fiorito – in bloom
    ingeriti – ingested
    midolla – marrow/core
    ingegnosi – ingenious/clever
    mortaio – mortar
    brandisce - wave

    Domande:
    1) Com’è cambiata la tradizione della cucina italiana?
    2) Di dove sono venute le radiche della cucina italiana come esiste oggi?
    3) Come sono diversi questi brani di quelli che abbiamo letto per mercoledi’?
    4) Questi brani sono futuristici? Perche’ no?

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  12. Elizabeth

    “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” è un libro pieno di ricette e lezioni della cucina. Spiega come il cibo italiano cambiava durante i secoli. Il primo libro delle ricette essere scritto era “Oracolo dei Cuochi,” da Celio Apicio al periodo di Roma imperiale.

    Mi è piaciuto molto questo libro, perché è stato scritto come una storia, non solo come ricette. Era uno stilo molto interessante per seguire, più interessante di solamente ricette. La mia parte preferita è la storia della cucina italiana. Ogni persona sa che il cibo italiano è famoso e delizioso, ma tutti non sanno che ha anche una storia interessante.

    Secondo me, questo testo è molto importante nella storia italiana perché era scritto durante gli anni difficili dell’unificazione. Durante questo periodo, c’erano molte fazioni politiche e culturali, ma questo testo era fuori queste cose. Era una cose che poteva unificare tutti, con ricette rappresentate di tutto dell’Italia. Oggi, ha una significante similare. Tutti gli italiani possono leggerlo e imparare della loro storia e della loro cultura, e questo è molto importante.

    Io non sono sicura delle oggettive del autore, ma forse lui voleva unire il popolo. Sarebbe bello se è vero che lui amava la cultura e il popolo così grande che lui voleva fare qualcosa per migliorarli. Forse questo è vero, ma forse no.

    Domanda
    1. È una cosa normale adesso per gli italiani cucinare queste ricette o leggere questo libro?

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