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Gruppo: Zafferano

Il vostro gruppo prende il nome dallo zafferano, una spezia antica e preziosa. Inizialmente usato per tingere i tessuti, a causa del suo colore. Lo zafferano è così antico che è persino citato da Omero neil'Iliade. Ha proprietà terapeutiche di stimolazione del sistema nervoso ed è usato come aromatizzante in cucina.

Spero che lo zafferano ispiri al vostro gruppo dei diari intellettualmente stimolanti e pieni di idee. Buon lavoro!

Scrivete un commento per pubblicare i vostri diari qui sotto, entro le ore 17:00 del giorno che precede la nostra lezione

12 thoughts on “Gruppo: Zafferano

  1. d34607v

    Diario 2
    3/31/13
    Clara Sereni. Casalinghitudine. Per un bambino; Stuzzichini.

    Penso che Casalinghitudine sia molto interessanti perche sia entrambe istruttivo e riflessivo. Clara Sereni divide i capitoli in due parte, la prima parte ha le ricette e la seconda parte ha i racconti che sono il fondo per le ricette. Lei usa storie della sua famiglia e la sua esperienza.
    Il primo capitolo del libro descriva il cibo “per un bambino”. Le ricette sono delle po’ strane perche tutte riguardano farina: “Farine bruscate, pappa al latte e formaggio, pappa alla verdura, e pappa alla carne. Ma dopo Carla spiega la storia di Tommaso, l’uso di queste ricette omeopatiche, ha un senso. Quando Tommaso è nato, lui sempre piangeva e l’unica cura era il cibo omeopatico. Forse il titolo del capitolo dovrebbe essere: Come convincere il vostro bambino a smettere di piangere.
    Il secondo capitolo: Stuzzichini ha le ricette per i panini e le tartine. In questo capitolo Sereni descrive la sua famiglia. Per esempio, lei descrive sua nonna Alfonsa. Lei viveva in Israele e lei era molto “dura” e “sgraziata”. Lei vestiva di nero come una contadina, lei non vestiva elegante. Sereni anche recita la regola aurea in cucina per la sua famiglia: “Quel che viene in tavola si mangia”. Penso che la famiglia di Sereni sia molto interessante perche è stata influenzata delle culture differenti. Mi sembra che sarebbe stato interesante di crescere in questa famiglia.

    Parole Chiave:
    Tritare: to chop
    Fettine: slices
    Sciolgo: melt
    Stendo: stretch
    Farine: flower

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  2. Lorenzo Carlisle

    Diario 2 -- 31 marzo 2013

    Il narratore è la madre di un bambino e una casalinga.

    Dopo aver letto la prima pagina, il genere mi sembra un libro di cucina. Ma dopo aver letto di più, il libro assume una struttura autobiografica.

    Credo che questa storia sia autobiografica perché il narratore racconta dettagli dei suoi primi mesi come una madre e la sua vita a casa come una bambina.

    La storia ha una voce molto informale; suona molto autentico e personale.

    La struttura nel complesso è un ibrido molto interessante di un giornale e libro di cucina. Il narratore trova famiglia e il cibo molto importante nella sua vita.

    Il narratore sceglie il cibo come parte integrante della sua storia perché il cibo le ricorda di eventi e persone di tutta la sua vita. Il cibo e le ricette porta il narratore in cucina con la sua famiglia, il luogo dove è cresciuta ed è diventata la persona che è oggi.

    Mi ha colpito il modo in cui il narratore parla sul entrambi il cibo ei suoi racconti autobiografici in modo molto poetico. Specificamente il paragrafo con le frasi: “Pioveva, gite ne avevamo già fatte molte, il programma della giornata erano crostini a volontà, il vino di marca era già stappato: rosso, per riscaldare un autunno precoce. Inquadrata nella finestra verso la vallata, la pioggia come una tenda sfumava i contorni dolci delle colline toscane: la pigrizia e il benessere di sentirsi al coperto.”

    Delle domande:

    Qual è la connessione tra le ricette e i racconti piccoli? Che cosa prova di fare il narratore con questo metodo?

    Che vuole fare il narratore quando lei racconta storie delle donne importanti nella sua vita? Lei vuole imparare qualcosa di se stesso?

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  3. Fako

    Il genere di questa lettura è molto interessante, ma anche un po’ confusa, secondo me. L’inizio di ogni capitolo include un elenco di ricette le quali sono associate alla lettera in modi diversi. La prima parte “Per un bambino” è introdotta attraverso alcune delle ricette che faceva la narratrice (Clara Sereni?) per Tomasso, suo figlio. Il genere del testo mi sembra essere una combinazione di autobiografia e di libro di ricette, però pio un’autobiografia. Sebbene l’introduzione sia una ricetta, i commentari che seguono spiegano perché queste ricette sono importanti.
    La storia è raccontata dal punto di vista del cibo e come il cibo entra nelle vite di queste persone, sia come un rilievo per un bambino che piange incontrollabilmente, sia come una risorsa utilizzata dalla nonna amata. Ogni pezzo o dettaglio della storia ha un aspetto nutritivo che la narratrice utilizza per spiegare l’ambiente o la situazione dei tempi di cui lei parla. La struttura del testo è un po’ ciclica; ogni piccolo racconto comincia con un elenco di ricette, dopo c’è la narrativa e secondo me, c’è una conclusione che spiega alla fine perché lei ha scelto di includere questi cibi.
    Io penso che il ruolo del lettore in questo testo sia quello dello studente. Il lettore impara sull’importanza dei cibi e delle ricette ma anche come farlo e che ruolo hanno avuto nel periodo di cui ci parla la narratrice.
    Testi significativi: Il primo testo che io ho trovato molto interessante e significativo è il paragrafo in cui l’omeopata dice alla narratrice che il suo figlio è affamato, nella pancia e nel cuore. Il secondo testo è il paragrafo in cui la narratrice descrive la nonna Alfonsa e la situazione economica dopo la guerra. Questo paragrafo ci mostra come il cibo è usato dalla narratrice per creare l’ambiente socio-economico ma anche uno sfondo storico per la storia e la sua vita.

    Vocabolario
    Sciogliere: diventare qualcosa da uno stato solido a uno liquido (melt)
    Intiepidire: diventare qualcosa un po’ più fredda (cool off)
    Condisco: aggiungere delle specie con diversi sapori a un cibo (season)

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  4. Ana Sofia

    E’ difficile categorizzare questo libro perché non si può capire dall’inizio se è un ricettario o semplicemente un racconto autobiografico con delle ricette sparpagliate tra la storia. La storia è raccontata per l’autore, la “casalinga” Clara Sereni che sembra essere il personaggio principale e quindi sarebbe un tipo di autobiografia narrata in modo originale (a traverso le ricette) umoristico. Il primo capitolo è dedicato alle ricette del cibo. La struttura sembra essere che diversi piatti e ricette rievoca una memoria o un evento particolare della sua vita personale. In questo capitolo le ricette delle pappe scatenano il ricordo di come piangeva il suo figlio, Tomaso. La scelta di narrare la sua storia, personale e famigliare, tra il cibo e interessante perché anche se sia una biografia, il cibo, elemento universale, da un aspetto de un’esperienza collettiva.
    Perché Clara Sereni sceglie di struttura il suo libro di cucina così? Come coinvolge di più il lettore?
    Possiamo dire che e un libro di cucina veramente o invece un’autobiografia con delle ricette sparigliate a traverso?

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  5. Fako

    CASALINGHITUDINE 2

    Secondo me, ci sono delle differenze nelle storie, nel cibo, nella profondità del simbolismo del cibo e nella profondità e della personalità di Clara Sereni. Rispetto i rapporti fra Clara e tutte le persone nella sua vita, io penso che i racconti che abbiamo letto nel capitolo chiamato “secondo piatto”, siano più intimi, interessanti e anche emozionalmente complesse. I cibi anche simboleggiano queste differenze perché secondo me, in questo capitolo ci sono più “colori” nel cibo e i cibi sono più difficili di fare. All’inizio i cibi erano tutti semplici, zuppe, pappe, piatti con poca carne e poche spezie. Adesso invece, ci sono tanti piatti fatti di polpetto e d’involtini e si vede molto di più l’uso dei piatti specifici come metafore nelle storie che li seguono.
    Io non penso che ci sia un tema fondamentale in questa sezione del testo però un tema centrale è l’uso del cibo per spiegare la crescita della narratrice e il suo sviluppo emozionale e spirituale verso la sua famiglia. Io penso che se non fosse per l’uso del cibo nella sua vita, la narratrice non avrebbe potuto creare rapporti più strette con Micol o con suo padre. In questa parte impariamo di più sul rapporto fra la cucina/il cibo e Clara Sereni. Lei si considera una brava cuoca e si fida nella sua abilita di cuocere per migliorare alcune situazioni.
    Una parte del testo molto importante, secondo me, per spiegare l’uso del cibo come miglioramento nella sua famiglia è il paragrafo nella pagina 79. Finalmente dopo provare per quattro giorni, lei ha fatto qualcosa che piace molto a suo padre. Sebbene loro non abbiano il migliore rapporto, quest’evento è ovviamente importante per lei. Un altro pezzo nel testo è il racconto sul rapporto fra lei e la sua amica Paola. Attraverso l’uso del cibo, lei crea un rapporto felice e stretto con questa donna e in questa situazione il cibo ha vari proposi. Il primo è l’uso della cucina per creare un divertimento, loro cucinano insieme e passano il tempo raccontando delle storie delle sue vite. Il secondo uso del cibo è il modo in cui il cibo offre rilievo. Loro non guadagno molto pero qualche volta comprano cibo semplice ma costoso perché “rendeva tollerabile tutto il resto”. Alcuni elementi culturali che sono messi sono la religioni, le feste culturali/personali (capodanno, tre giorni, compleanni, natale), e il matrimonio.

    Vocabolario
    incombeva- qualcosa che si avvicina o qualcosa pensile sopra una persona o una cosa; loomed
    dimagrire- perdere peso; lose weight
    trangugiare- ingioiare, masticare; gobble

    Domande
    1-In che modo i diversi cibi simboleggiano lo sviluppo del rapporto fra Micol e Clara?
    2-Perché ci sono tanti piatto col polpettone? Questo è un cibo particolare alla regione della famiglia di Clara?
    3-Qual è il ruolo della cucina e dei gusti nel rapporto fra Clara e suo padre?

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  6. Ana Sofia

    CASALINGHITUDINE 2

    In questa parte, Clara Sereni esplora la relazione difficile con la sua famiglia: i rapporti tra le sorelle, la sofferenza nata delle relazioni con suo padre… Questa sezione narra anche le sue prime esperienze culinarie, ossia quando ha cominciato a cucinare e ad avere la passione per cucinare. La storia carina del polpettone al forno mostra il collegamento diretto fra il cibo e la relazione della narratrice e suo padre. Dopo tante prove fallite di cucinare ricette che potrebbero piacere al padre, la narratrice riesce finalmente a darli piacere con il polpettone al forno. Questo cibo, quindi, le ricorda la prima volta che il padre non l’ha criticato, è invece l’ha complimentato per la sua cucina.
    Un altro tema che appare in questa parte del testo, è il desiderio d’autonomia della narratrice. Si descrive come una persona che si “mi tenevo ai margini” e che rifiuta “tenacemente l’assimilazione” (93). Impariamo che questo avviene della sua educazione e dei rapporti famigliari e nasce in lei il desiderio di “essere forte e autonoma”, di essere diversa. (94)
    Perché la narratrice resiste tanto alla tradizione di Natale della famiglia di Massimo? Cosa ci dice su il suo carattere e la sua educazione?
    Massimo appare molto durante il libro. Qual è l’importanza di questo personaggio e in particolare riguardo alla cottura de Clara Sereni?

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  7. Lorenzo Carlisle

    CASALINGHITUDINE 2

    In questa sezione, al contrario della prima sezione, ci sono meno ricette per ogni voce di diario. Clara scrive molto più personalmente e con maggiore profondità di quello che ha scritto con la prima sezione. Lei anche parla molto di più dei suoi problemi gravissimi durante la sua giovinezza. Ha parlato più degli individui nella prima sezione, mentre viene ora più introspettiva e parla delle sue lotte e trovare il suo posto nella sua famiglia.

    Il tema principale di questa sezione per me è il modo in cui Clara vede le donne come una parte della famiglia e della società. Nella sezione scorsa ho imparato che Clara utilizza ricette come un mezzo attraverso cui può raccontare la sua storia come una donna. Qui, ho imparato la ragione per questo: le persone della sua famiglia e la vita non potevano offrirle la forza che il cibo potrebbe quando stava crescendo.

    Un esempio testuale fantastico della connessione tra cibo e relazioni familiari è trovato su pagina 67: “Mi piace pensare che gli involtini di cavolo—credo di tradizione slava—discendano da lei, ma non è affatto detto che sia così. Come incerte sono tutte le cose che mi sono giunte della sua vita.” Il cibo ha una forte capacità di connettersi alle proprie radici. Attraverso il cibo e le ricette, si può sentire un apprezzamento per le generazioni di antenati che contribuiscono ai valori della famiglia oggi.

    Un altro esempio viene su pagina 84: “Mi chiesero cosa fossero i pezzettini d’erba nel sugo e incautamente dissi <>: serpeggiò fra i tavoli come una scossa elettrica… Nessuno mangiava più, l’affanno e l’esperienza dei maestri sembravano impotenti a recuperare la situazione. Mi venne in mente di dire che il dragoncello è un’erba anti-drago.” Penso che qui, attraverso il cibo, Clara trasmette il punto che il ruolo di una donna come cuoco la rende vulnerabile a ridicolizzazione, come una serva.

    Molti elementi culturali vengono messi in questo testo dal rapporto con il cibo. Per essere conciso, io formo una lista: salute mentale e fisica, resa evidente dalla sua battaglia con l'anoressia, diverse opinioni sulla vita, come la storia della dieta con il padre a pagina 70, il cibo come una maschera per gli aspetti negativi della vita ("un Inutile cibo Costoso per rendere tollerabile tutto il resto ..." pag. 80), e, naturalmente, un elemento culturale visto in tutto questo cibo testo, come fonte di orgoglio e imbarazzo, e come che riflette l'orgoglio e l'imbarazzo come una donna nella società.

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  8. d34607v

    Diairo 3
    Clara Sereni. Casalinghitudine; Secondi piatti.
    Casalinghetudine 2
    4/2/13

    Nei”secondi piatti”, La narratrice descrive il suo rapporto con il cibo e la sua famiglia. E ovvio che la famiglia del narratore ha influenzato molto la sua concezione del cibo. Il rapporto tra il narratore e la sua famiglia non è necessariamente buono o sano. Per esempio, e ovvio che il narratore ha un rapporto complicato con suo padre. Lei dice qualcosa molto strano “Ma erano episodi, dunque quando morì per me era già morta da tanto, e la mia infanzia era avviata su binari che non prevedevano la sua presenza” (p. 67). Mentre il narratore ha un cattivo rapporto con suo padre, lei è disperata per impressionarlo. Noi vediamo questo quando lei parla della sua cucina e il “però” orribile del suo padre. Penso che il “però” del padre non e personale al narratore, ma alle donne generalmente. La narratrice parla come suo padre usava il stesso “però” con sua madre. Le ricette di questa parte del libro sono del cibo “semplice” o “comune”. Mi piace questo parte del libro perche spiega il modo in cui la narratrice è cresciuta.

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  9. d34607v

    Diario 4
    Clara Sereni: Casalinghtudine: Conservare
    David del Principe: Consuming Women and Animals in Clara Sereni’s Casalinghetudine
    4/4/13
    Jordan Verrilli

    L’ecofeminismo e Casalinghetudine

    Nel “Conservare” noi vediamo l’econfeminismo di cui del Principe parla. Mentre del Principe parla molto del collegamento della natura e l’oppressione della donna, la natura in questa parte migliora l’esperienza del narratore. Nella campagna la famiglia del narratore alla fine realizza una sembianza di pace. Attraverso l’agricoltura e il cibo, il narratore possono soddisfare entrambe suo padre e sua madre. Il narratore soddisfa sua madre tra i suoi lavori con i barratoli: “Mia madre si faceva tramite delle uniche relazioni possibili: la passione dei barattoli mi calamitava accanto a lei, collaboravo ai grandi vasi…Li allineavo nel sottoscala adibito a dispensa”. Il narratore anche soddisfa suo padre con il suo orto, e anche con le conservanti. Il padre e la madre sono anche soddisfatti con le sue vite. La madre era “fiorente e allegra” e il padre “aveva a suo modo realizzato il sogno della casetta di campagna”. Questa parte del libro è la mia preferita. Mi piace che la famiglia funziona e che per un momento il narratore sia felice. Mi piace la pace della campagna e come un nuovo ambiente può toccare una famiglia tanto immensamente.
    Domande”: Chi è Massimo? Quale il significo della cultura Giapponese? Che pensi dell’articolo di David del Principe? Pensi che le metafore veramente esistono nella novella o no? Cosa significano: cesura, ghire, feijoa, Plinio mi era piú congeniale di Columella”

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  10. Lorenzo Carlisle

    Diario 4
    Clara Sereni: Casalinghtudine: Conservare

    La decisione di Clara di finire il testo con le conserve è ben rappresentata dalla citazione:
    “Perché non sopporto fettina e insalata (che comunque bisognerebbe comprare quasi ogni giorno), perché è impossibile una vita solo funzionale, senza piccolo gesti di agio, senza un odore di cura, senza una qualche ricchezza” (165).
    Per tutto il testo, Clara prova a trovare un senso di autonomia, e si fa fatica a trovare questo con ricette e la cucina. Quindi alla fine, lei ha raggiunto un punto di tranquillità, in cui mette la felicità personale sopra di tutto, senza le aspettative degli altri.

    La mia metafora preferito in questa parte parla delle radici di Clara: “Così le mie radici aeree affondano nei barattoli, nei liquori, nelle piante del terrazzo, nei maglioni e coperte con i quali vorrei irretire il mondo, nel freezer” (165). Clara ha trovato la sua identità in cose diverse dagli alimenti—il suo stato d’animo è più sano di quanto non lo sia mai stato, dalla ragazza timida che si è sottoposto alla vita di una donna incapace ad una donna forte con valori.

    Sto provando di fare le connessione tra l’inizio e la conclusione ma per me è difficile. Comunque, mi ha colpito il modo in cui lei ha parlato delle donne forte nella sua vita cioè nonna Alfonsa all’inizio e alla fine lei parla di se stesso in un modo simile. Con il suo processo di scrittura di ricette, è quasi come ha fatto la realizzazione che il cibo oggettiva spesso le donne e che l'identificazione di questo problema l’ha aiutata risolverlo.

    Domande: In generale, quanto di Casalinghitudine è un commento sul femminismo?

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  11. Fako

    Secondo me l’autrice conclude il testo con le conserve perché è un modo di rendere il testo più completo e più fluido. Abbiamo parlato in classe di come alcuni dei capitoli e anche i racconti sono ciclici, cominciano con le ricette e finiscono con una spiegazione del cibo. Io penso che finire il testo con le conserve ha lo stesso ruolo. Il testo comincia con un capitolo sui cibi per bambini, cibi semplici, cibi che non sono costosi e facili di preparare. Le conserve, in una maniera, sono semplici, non sono molto costosi e tutti li mangiano. Nel testo si trovano molte ricette un po’ complicate e questo fine rileva e fa una relazione con l’inizio del testo. In un certo modo, io penso che questa semplicità (dell’inizio e il fine) sia una metafora della sua anima e la sua personalità. Attraverso il libro, la sua personalità sviluppa e il testo diventa un processo di scoperta di se stessa. Alla fine lei spiega come lei si è trovata. Dopo aver letto questi pezzi del testo, io non penso che sia proprio un’autobiografia, io penso che sia più una storia della scoperta della sua vera felicita e un album di memorie famigliari e storiche. Alla fine di un’autobiografia di solito c’è un senso di complessione, in questo testo, alla fine c’è un senso che lei ha appena cominciato a vivere. Ha potuto superare tutti i problemi nella sua vita e conosce bene il suo ruolo nella vita. Secondo me, bassato sull’elenco estensivo che lei ha scritto delle faccende che lei fa, non finisce in un modo molto feministicamente positivo. Alcune metafore che ho trovato sono il suicidio e la sopravvivenza, l’alcool, e la morte del suo papa. Io penso che il suicidio non parli soltanto del suicidio fisico ma anche di tutte le cose negative che accadono nella sua vita che la motivano a suicidarsi. L’alcool in genere ha un effetto nelle persone di essere più oneste e più emozionalmente connessi ha se stessi. Pertanto, io penso che l’alcool sia una metafora per queste cose e l’onesta che vediamo in lei alla fine. La morte del suo papa per me significa un periodo nuovo nella sua vita senza tutti i problemi creati dal suo padre. Una citazione che è molto importante: “…un amico mi scrisse che dovevo accettare di non essere più figlia, tutte le recriminazioni stop…”

    Domande
    1. C’è un lieto fine? Lei è contenta con la scoperta del suo ruolo nella vita?
    2. Qual è il ruolo dell’alcool nel capitolo?
    3. Cosa intende Clara, narratrice, quando lei parla del suicidio? È solo fisico?

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  12. Ana Sofia

    Dopo avere letto queste pagine, direi che “Casalighitudine” è piuttosto un memoriale che un’autobiografia. I ricordi sono sparpagliati senza ordine cronologico e invece sono legati per le memorie che ricordano. Un’autobiografia comprende la narrazione della vita competa di un autore mentre che un memoriale si focalizza sullo sviluppo dell’autore, presentando dei momenti importanti. Di più, il memoriale non ha un ordine cronologico specifico.
    In questo passaggio, c’è una focalizzazione su i conflitti che risente Clara che sono nati dei problemi che lei aveva con la sua famiglia, in particolare con il suo padre. Mi pare triste che la morte del suo padre significa per lei il potere di perfino “avere della felicità, da regalare, di far[si] radice.” Il fatto che lei chiama suo padre “l’Avversario” rileva questa relazione difficile che aveva con lui, una relazione che l’ha affettato per il resto della vita. Una conseguenza di questo rapporto è il suo desiderio di radicarsi nelle cose quotidiane, della vita di una casalinga.
    Una metafora: “Le mie improvvisazioni, la mia fatica a vivere e la sua scientificità, il suo suicidarsi di silenzio, una guerra senza quartiere fino all’ultimo.”
    Domande: Si può dire che Clara Sereni ha ritrovato se stessa alla fine del libro? Ha trovato la felicità o ha ancora rancore e risentimento per la sua famiglia?

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