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Gruppo: Zenzero

il vostro gruppo prende il nome dello zenzero Lo zenzero è una spezia antica, già nota nelle culture orientali molti anni fa. In Italia già nel Rinascimento veniva utilizzato sia per le sue proprietà medicinali che per arricchire il sapere dei cibi. Spero che lo zenzero ispiri al vostro gruppo dei diari intellettualmente stimolanti e pieni di idee. Buon lavoro!

Scrivete un commento per "postare" i vostri diari qui sotto, entro le ore 17:00 del giorno che precede la nostra lezione

8 thoughts on “Gruppo: Zenzero

  1. Emily

    L’idea centrale per entrambi queste storie è l’idea di mettere insieme i cibi che non si trovano naturalmente insieme, come le seppie e i piselli, o i fichi col prosciutto. Il narratore spiega che le seppie e i piselli “non si conoscono (e) ignorano l’esistenza gli uni delle altre” (198) perché vengono dai mondi diversi (uno dal mare e uno dalla terra). Quindi, senza l’aiuto dell’uomo, non si sarebbero mai conosciuti. Lo stesso concetto si applica con i fichi e il prosciutto: “i fichi sono nati molto tempo prima del prosciutto” (141) ed è stata una combinazione fortuita metterli insieme.

    Nel racconto “Le seppie coi piselli,” la combinazione di questi due cibi diversi può essere anche una metafora per i rapporti tra gli uomini e le donne. Molte volte, i rapporti tra due persone cominciano quando vengono da due mondi diversi e s’incontrano fortuitamente. Qui, si incontrano nel mondo dell’uomo o del pisello, cioè sulla terra, invece del mare, da dove viene la seppia. Il problema è che quando s’incontrano, “consummatum est” (è finito) e scompaiono “nel buio dell’universo” (199). Perché vengono da mondi così diversi, non possono esistere insieme pacificamente e ugualmente. Anche le donne in questo periodo esistevano in uno spazio sociale diverso, e spesso inferiore, di questo degli uomini. In questo racconto, quando la donna va al mercato per comprare le seppie e i piselli, viene chiamata “la femmina dell’uomo,” e più tardi la “femmina del re del mare, della terra e del cielo” (198, 199). Gli umani controllano sia la terra sia il mare, e così possono mettere insieme le seppie coi piselli, ma allo stesso tempo, le donne umane sono sempre definite come la proprietà di un uomo, o almeno come la donne di un uomo più importante di loro. A causa di questa differenza, è molto difficile esistere insieme sullo stesso piano in armonia.

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  2. Matteo

    Mi piace come Campanile usa personificazione quando descrive le seppie e i piselli. È quasi plausibile parlare di una seppia in questa maniera, perché è un animale, ma è più interessante quando lo fa per i piselli. È anche molto buffo come usa questa personificazione come modo di parlare dell'instante in cui sono uniti le seppie e i piselli. Campanile scrive “Non vengono a contatto coi piselli che dentro il tegame sul fuoco, quando sono già spellate, tagliate a pezzi e quasi cotte, che non è certo la condizione ideale per apprezzare la vicinanza di chicchessia, si tratti pure di personaggi rispettabili come i piselli.” Questa frase è molto buffa perché dopo parlare delle seppie e piselli come persone, menziona che nel tegame sul fuoco, cucinando, non è un buon posto di incontrare qualcuno. Non ha senso perché non si incontrano, perché le seppie sono morte e i piselli non hanno cervelli. E poi dice che i piselli sono personaggi rispettabili. È buffissimo perché non ha senso per niente.

    È anche buffo quando scrive su come i medici affettano molto come è considerato la sanità di cibo. L’autore scrive come la sanità del cibo cambia attualmente quando i medici pensano l’opposto di quello che era l’opinione medicale scorsa.

    Utilizza anche iperbole quando descrive gli effetti del melone col prosciutto quando scrive su un uomo nervoso che sempre aveva escandescenze. Scrive che “La sola vista del melone col prosciutto ha su lui un’azione sedativa.” È come esagera molto l’efficacia del melone col prosciutto per il benessere.

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  3. Simona

    Campanile (4/10/13)
    - Questo testo é una prospettiva creativa sul cibo e gli usi di cibo.
    - Il genere é una collezione di raconti brevi e forse una finzione narrativa.
    - “[Le seppie] tra ombrelli fosforescenti che pigramente s’aprono da soli sul vuoto e da soli camminano come fantasmi,” e tutta la parta delle seppie sono belle. Le metaphore descrivono le seppie in un modo che posso immaginare nela mia testa da queste parole.
    - L’autore parla dei pescatori, i mercati e una donna che compra le seppie e i piselli, e poi li cucina insieme.
    - Le seppie e i piselli sono come persone molto differenti di mundi diversi che non si conoscono normalmente. Poi c’é una forza di fuori che cambiano le condizioni e li riunisce. Puó essere persone di classe diverse o qualcosa.
    - Il cibo é come medicina per le persone malate.
    - L’autore usa la prima persona e parla di questa storia come ha guardato tutto che é successo.
    - Secondo me é similare al racconto breve, ma un pó piú astratto.
    - L’idea che il cibo non é solo il prodotto finito. Ci sono i animali e le piante che compongono il cibo. C’é anche altri usi del cibo come ayutare le persone e non solo per mangiare e basta.

    Parole:
    lanternini – lanterns
    ondeggiare – wave
    bagliore – glare, flare
    capriccio – whim

    Domande:
    Come funziona gli altri dispositivi retorici come la personificazione? C’é un senso di tristezza per le seppie e i piselli?

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  4. Lucone

    Certo che questi racconti sono nel genere del umorismo. Per esempio, quando lui sta parlando del ignoranza delle seppie ai piselli lui dice “non hanno alcuna idea delle leguminose in genere e degli ortaggi. Ma che dico: ortaggi?” Lui, in questo frase, richiama l’attenzione sull’assurdità di questa domanda. E dopo lui elenca più di quelle cose che le seppie non sanno, per esempio la terra e le fanciulle. E queste cose sono assurde. Non hanno senso perché non sono importante a noi. Poi, lui dice che quando quelle seppie sono pronte per mangiare e finalmente si sono incontratti, in un modo, con questi piselli, non sono pronte per conoscerli perché è dificile di conoscere qualcuno quando si è spellato, tagliato, e cotto.
    Anche a me sembra comico la parte in cui lui descrive l’effetto del melone col prosciutto particolarmente l’effetto della vista di questa. Lui dice che sola la vista del melone col prosciutto può farti essere in buona salute. Come è assurdo e quindi comico!
    Anche devo dire che mi piace quest’idea che le coppie non si sono scoperte di provare, ma si sono scoperte per caso. L’idea che qualcuno stava mangiando pane e prosciutto quando un fico cade nel cibo, e questo è come la coppia dei fichi e il prosciutto si è succede. Abbiamo parlato di questo nell’ora di conversazione, e ho detto che secondo me le migliore piatte sono create per caso.

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  5. Emily

    Nel racconto "L’ostrica," sia le ostriche che il ragazzo nella storia mangia sia le ragazze che invita a sedersi al suo tavolo funzionano come parti della sua esperienza parigiana. Il ragazzo “aveva sempre sognato di mangiare ostriche” e perché aveva sentito che le ostriche “a Parigi erano migliori” decide di sedersi in un caffè per mangiare le ostriche (93). Anche invitare le ragazze al suo tavolo sembra come una parte della sua esperienza che a lui non piace ma che pensa che ha bisogno di fare. Lui “avrebbe voluto essere solo per gustare le sue ostriche; ma quelle ragazze erano carine e allegre e lui non ne aveva conosciuta nessuna durante quel soggiorno” (94). Si sente quasi obbligato non solo di invitare le ragazze ma anche di mangiare le ostriche quando è a Parigi. Sembra molto indifferente a entrambe queste cose ma le fa lo stesso con scarsi risultati. Le ragazze mangiano tre delle sue quattro ostriche, a quando lui mangia l’ultima, “guizzò come se fosse viva” e lui la ingoia “senza che i suoi sensi potessero afferrarne il minimo sapore, e si perse per sempre giù giù dove mai il suo desiderio avrebbe potuto raggiungerla” (95). L’unica cosa che voleva fare a Parigi era mangiare le ostriche, e adesso può mangiare solo una, e questa deve mangiare così veloce che non può nemmeno assaggiarla. Questo racconto è umoristico non perché ci sono tanti scherzi o cose che se stesse sono comiche, ma perché la situazione della storia si sembra così assurda che il lettore quasi non riesco a crederla.

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  6. Matteo

    Mi è piaciuto molto il racconto “L’ostrica.” È molto facile per il lettore capire quanto il ragazzo aspettava quel momento di essere a Parigi e mangiare le ostriche. Nella prima frase, si scrive, “Si era seduto al tavolo di un caffè di Parigi, e gli avevano servito ostriche e champagne.” Cinque più volte nel racconto, sono scritte le parole “un caffè di Parigi” per descrivere la situazione del protagonista. Si fa questo per ribadire quanto il ragazzo aveva pensato di questo momento, questo momento esatto a “un caffè di Parigi,” questo momento particolare.

    Inoltre, c’è una descrizione molto lunga delle ostriche quando il cameriere le porte al ragazzo per la prima volta. Sono “grandi ostriche, due di forma allungata e due tondeggianti, lucide, morbide ed elastiche all’aspetto, e avevano l’odore del mare in burrasca.” Con questa frase con tanti dettagli, possiamo immaginare che il ragazzo esamina intensamente tutte le ostriche quando sono servite, perché aspettava tanto per questo momento. È ovvio che questa situazione sia molto importante per lui.

    Così, possiamo sentire più il dolore e il disappunto del ragazzo quando le ragazze mangiano tre delle sue ostriche, o poi quando mangia l’altra, non può assaggiarla.

    Mi piace anche, nel secondo racconto, come il narratore riferisce a gente con il nome del designer dei suoi vestiti. Si può capire com'è ricca la gente all'hotel, e come il materialismo è importante per tutti loro.

    Domande: Dov'è il hotel del secondo racconto, "Fragole e fanghi?"

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  7. Lucone

    Non so che posso dire di quel racconto “L’ostrica”. Mi piace questo racconto perche’ abbiamo un senso di stare la’ con questo ragazzo che vuole niente piu’ di gustare queste ostriche. Forse questo e’ perche il narratore sempre lo dice. Di nuovo, di nuovo dice questo narratore che lui sta al caffe’ e che lui vuole solo mangiare un’ostrica perche’ non ha provato per niente un’ostrica. Ma e’ un po’ comico e anche un po’ triste perche’ lui non puo’ godere di quest’ostrica. E quindi questo senso di tutto che lui ha fatto per averne una e’ comico. E’ come un buffone che ha qualche scopo che vuole ragguingere, ma non puo’. Anche e’ triste perche’ lui ha fatto tantissime cose per averne un’ostrica, ma quando lui lo mangia, lui non lo gusta. Quindi a me mi spiace che lui non possa godere quest'ostrica. E’ anche una piccola tristezza che tutte le cose che possono essere sbagliate, sono state sbagliate. Per esempio, lui ha ordinato le ostriche che generalmente vengono in sei, ma lui ha chiesto per solamente quattro. Poi, le donne si sono sedute e c’erano esattamente tre donne quindi lui puo’ mangiare solamente un’ostrica. E quando lui ha mangiato quest’ostrica, l’ostrica guizza dentro il suo esofago e lui non gusta niente. Peccato.

    Io ho una domanda su quel racconto che si chiama "L'ostrica":

    Perche’ ha l'autore detto che lui stava la’ con lo champagne quando in realta’ stava la’ con il vino?

    Mi dispiace per fare questo cosi tarde, ho detto a Carinna che non potevo farlo fino qualche tempo nella notte e ho fatto, ma ho dimenticato di pubblicarlo quindi pubblico addesso.

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  8. Simona

    Mizzau 4/12/13 - L'ostrica Mizzao ha i personaggi e un ragazzo in particolare che é il protagonista. C’é un’inizio, una parte centrale e una fine come una storia normale che si puó raccontare agli amici o persone. Mizzau usa molte repetizione e descrive i posti, le persone, gli azioni, e la situazione con dettaglio. Posso immaginare questo ragazzo e le cose che succede quando leggo.
    Il cibo é un oggetto tanto diserdato dal ragazzo. È uno premio e qualcosa misteriosa e speciale.
    Le ostriche non sono speciale o particolare interessante alle ragazze. Le mangiano sensa pensiero e velocemente. Non é cosí ambito per loro perché vivono in Parigi e probabilmente le hanno giá visto o mangiato.
    In questo caso, le ostriche sono un modo in cui il ragazzo puó viaggiare e avere un advventura. Puó provare una cosa rara e nuovo secondo lui. In generale, il cibo é un grande modo con cui le persone sperimentano una cultura e immparano del un paese o cittá e la gente. Un cibo dá informazioni di quale cibi sono popolare o cresciuti lí, e come e quando la gente mangia. Penso che il cibo é una parte essenziale di qualsiasi posto.

    Domande: Qual e' la significanza di questo repetitivo frase, "Si era seduto....servito ostriche e vino," che cambia e al fine e', "E poi il ragazzo era a un tavolino...."?
    Mizzau descriva molto in Fragole e funghi. Questo sarebbe troppo? C'e' sempre una significanza o ragione per i dettagli che sembrano quasi casuale?

    Parole: Alzando le spalle - shrug
    Tondeggianti - rounded

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