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Gruppo: Zenzero

il vostro gruppo prende il nome dello zenzero Lo zenzero è una spezia antica, già nota nelle culture orientali molti anni fa. In Italia già nel Rinascimento veniva utilizzato sia per le sue proprietà medicinali che per arricchire il sapere dei cibi. Spero che lo zenzero ispiri al vostro gruppo dei diari intellettualmente stimolanti e pieni di idee. Buon lavoro!

Scrivete un commento per "postare" i vostri diari qui sotto, entro le ore 17:00 del giorno che precede la nostra lezione

10 thoughts on “Gruppo: Zenzero

  1. Simona

    Magalotti – Cazonette (5/13/2013)
    Il tono é informativo e leggero. Non é emonzionato o drammatico, ma piú clinico.

    Il poeta istruisce i cuochi e le persone che sanno come cucinare. Il poeta usa molti parole tecniche che una persona completemente normale non saprebbe. Ci sono istruzioni, ma non sono molto dettagliate. Il poeta parla come il lettore puó immaginare il cibo e le modifiche al cibo. Quindi, il lettore deve essere ben informato per fare o capire questo poesia.

    Penso che il poeta voglia presentare questi cibi e bevande in un modo nuovo. Le poesie non sono solo ricette, ma sono opere d’arte con immagini e rima.

    Chi é il narratore? Magalotti o un cuoco?

    Parole:
    vezzo della bocca – quirk of the mouth
    trascgeliere – to pick out
    adacqua – watereth (non so esattamente che cos’é)
    cantimplora – jar to keep wine cool with ice
    cangiare – reciprocate, return
    rimescolando – scrambling
    serrarsi – tighten

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  2. c2014

    Anacreontica è uno stilo de poesia greca usato per il poeta Anacreon. In un poema Anacreontica ci sono sete sillabe per ogni verso, ed è caratterizzata dai temi del vino, il cibo, l’amore e la natura, come il poema Il Candiero. Il Candiero descrive il cibo e la natura e è scritto come se fosse una ricetta con istruzione di che fare. Il tono di questo poema non è molto drammatico o gotico, ma è leggero come se fosse per un bambino. Forse, questo poema spiega le sensazioni di quando qualcuno mangia o assaggia qualche cosa.

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  3. Matteo

    Mi piace molto questo stile di scrivere una ricetta nella forma di una poema - e come se l'atto di cucinare la ricetta fosse questo procedimento personale e artistico. Come qualcosa che va bene, va naturalmente fluidamente. Anche se nella forma di un poema, non è troppo stilistico - è molto informatico con tutte le ricette. I poemi anche contengono e apprezzano le bontà del cibo - come, per esempio, all fine del poema "Burro di mandorle" quando si scrive: "Se così gusfila,/ Ti tocca il cor." Questa riga è commovente e cattura quanto questo piatto può cambiare positivamente l'umore di una qualcuno.
    Queste ricette anche sembrano abbastanza semplici, ma io non so sicuramente se il burro di mandorle era qualcosa costoso in questo periodo.

    Domande: Di quale classe sociale era l'autore? Era il burro di mandorle un cibo comune per la classe bassa?

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  4. Matteo

    Mi sono piaciute le letture che ho letto oggi. Mi interessavano particolarmente l'interpretazione del banchetto come un'unione tra i dei e gli uomini, e come un'unione degli aspetti mentali e fisici di una persona. Tuttavia, la parte più interessante di questa lettura, per me, era la parte che parlava su la dieta e le idee della dieta e il cibo che esistevano molti anni fa. Mi piace la frase "Only the mind can grasp what is authentic; gastronomic pleasure, continues Socrates, is only an illusion." Socrates sembra essere in favore di una dieta sana. Il cervello sa se il cibo è buono per il corpo, anche se lo stomaco solo conosce i sapori. Quindi, è importante che si capisce quello che si mangia, e che si è contento con quello che si mangia.

    La descrizione del banchetto in "Feast of Words" e il banchetto descritto da Bemporat mi fanno ricordare il movimento futurista e quello che abbiamo letto sul pranzo ideale. I futuristi volevano un pranzo che, con una varietà di parti, dà piacere a tutti i sensi. In "Feast of Words" ci sono parti in cui si dice che i filosofi classici volevano buon cibo ma anche buona conversazione a un banchetto. Questo sarebbe importante per i futuristi perché volevano che i pasti fossero dinamici. Nel banchetto grandissimo descritto da Bemporat, tutta la cinchona usata è magnifica, con tantissime cose dorate o d'argento - queste mini-opere d'arte facevano piacere agli occhi. Allo stesso tempo, c'era musica diversa con ogni piatto perché c'erano tanti musicisti presenti. Non so se il cibo servito a questo banchetto piacerebbe ai futuristi, ma penso che gli piacerebbe gli aspetti visuali e musicali che facevano piacere alle orecchie (e alla mente) e agli occhi.

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  5. Simona

    Feast of Words (05/15/2013)

    In questa lettura l’autore analizza il banchetto nella cultura, nella letteratura, e nell’arte del Rinascimento. L’autore usa molti lati e fonti di fare questo. Penso che alcuni di suoi argumenti siano interessanti. Parla di il banchetto nella storia ispira l’immaginazione e riusciamo di trovare la felicitá e l’unitá. Poi usa la mitologia (come molti artisti del Rinascimento) di creare l’immagina di una festa favolosa dalle scene degli dei che festeggiano.

    Ha l’argomento che il banchetto rapresentava la parte del Rinascimento che era giocosa e festosa prima di classicismo e dopo il periodo barocco. Non sacrifica il piacere e la rappresentazione dello spirito é insignificante. Non c’é un senso della religione nel banchetto perché secondo cristianesimo il cibo ha un significanza teologica e ecclesiastica. Nel banchetto c’é l’abbondonanza, il potere dell’umanitá, l’unificazione del corpo e dello spirito, l'individuo che diventa parte di un gruppo attraverso la condivisione del suo piacere e della conoscenza.

    L’autore parla di Rabelais che ha cambiato la significanza delle storie della Bibbia. La frutta proibita nel Giardino dell’Eden non é proibita e la conoscenza puó essere mangiata. La vergogna diventa l’immodestia e dalla storia di Caino e Abele c’é produzione e fertilizzazione.

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  6. c2014

    Plutarco e Athenaus descrivono il ruolo del cibo e la sua importanza nella vita. Plutarco pensa il pensiero del uomo dipende di mangiare, bere e fare tutto in moderazione. Le menti e i desideri del corpo sono diversi, e uno è data priorità sull’altro. La mente è più importante dal corpo, e per questa ragione, si deve controllare i desideri del corpo. Durante la cena e qualche altra forma d’interazione, la conversazione è lo più importante. La cena è dove le persone possono parlare e imparare qualche cosa. Athenaus dice che il cibo è importante per l’immaginazione e curiosità dell’uomo, alla stessa volta, spiega che la parola e le conversazioni sono più importanti do che l’eccesso.

    As to wine, the account given by other people apparently is that it was bestowed on us men as a punishment, to make us mad; but our own account, on the countrary, declares that it is a medecine given for the purpose of securing modesty of soul and health and strength of the body (Ibid., 672d)

    Questa idea che il cibo è usato solo per sopravvivere e creare delle nuove idee viene da Plutone e la sua teoria dell’alma e La Repubblica di Socrate, ma è visto in altre culture e movimento, come la bibbia e il Rinascimento. La golosità nella bibbia è vista come un peccato contra dio e il corpo, anche, come la inabilita di controllare i desideri del loro corpo. Durante il Rinascimento, la golosità era vista dal persecutivo scientifico. Mangiare e bere di più è malsano e limita il pensiero.

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  7. Emily

    Mi piace molto l'idea di Carlo, cioè quello dei similitudini tra questo testo e "La cura dell'uva." Anche qui, il narratore spiega il cibo (o il vino) viene usato frequentemente come una cura, ma che di solito non lo è veramente. In "La cura dell'uva," parla dei suggerimenti dai medici che si cambiano spesso e l'idea che la medicina non è una scienza fissa. Nel "Trattato del vino e aceto," invece, è la moderazione la parte più importante. Bere uno o due bicchieri di vino va bene, ma bere troppo potrebbe essere malsano.

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  8. Emily

    Evan, il tuo commento che quando e quello che si beve "dipende sullo stomaco e il tipo di cibo che si mangia" mi ha fatto pensare a "Feast of Words" e il testo di Bemporat, perché questo è quasi l'opposto. Mentre nel "Feast of Words," parla dell'importanza della mente invece di solamente far piacere allo stomaco, qui la combinazione del cibo col vino è importante soltanto per la soddisfazione gastronomica. Mi sembra molto interessante il punto di vista diverso in questi due testi sull'obiettivo del mangiare e del bere.

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  9. Matteo

    Questa lettura da Flavio è molto informatica, ma mi sembra che tutta l'informazione nella lettura sia ovvia. Forse la gente di quel periodo non capiva molto bene gli effetti dell'alcool perché le scienze non erano molto avanzate, ma non ho imparato niente di nuova dalla lettura. Forse era molto utile cinquecento anni fa, ma io non lo so.
    Mi ha colpito la frase: "Il vino fu negato anticamente alle Donne, perche con l'uso di quello, chiudono la porta alle virtù, e danno l'ingresso a tutti i vitij." Non è molto sorprendente perché c'erano molti sentimi di questo tipo nel mondo antico, ma è interessante questa misoginia per quanto riguarda le donne, l'alcool, e le relazioni sessuali di donne con uomini e come erano regolati da società.

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