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Gruppo: Zafferano

Il vostro gruppo prende il nome dallo zafferano, una spezia antica e preziosa. Inizialmente usato per tingere i tessuti, a causa del  suo colore. Lo zafferano è così antico che è persino citato da Omero neil'Iliade. Ha proprietà terapeutiche di stimolazione del sistema nervoso ed è usato come aromatizzante in cucina.

Spero che lo zafferano ispiri al vostro gruppo dei diari intellettualmente stimolanti e pieni di idee. Buon lavoro!

Scrivete un commento per "postare" i vostri diari qui sotto, entro le ore 17:00 del giorno che precede la nostra lezione

10 thoughts on “Gruppo: Zafferano

  1. Lorenzo Carlisle

    Atto Primo

    La dedicatoria è rivolta al lettore. Scrive che saremo critici della sua scrittura, ma che per scrivere una commedia così è incredibilmente difficile. Goldoni implora al lettore di seguire la scrittura, anche se a volte non vogliamo leggere il più vicino come dovremmo.

    Col brano, “Il pover’uomo conosce il pericolo, e lo vorrebbe fuggire, ma la femmina accorta con due lagrimette l’arresta, e con uno svenimento l’atterra, lo precipita, l’avvilisce”, Goldoni ritrae l’uomo come una figura intelligibile, e la donna come una vittima senza speranza dei pericoli della vita. Per me Goldoni ha un messaggio per dire al lettore circa i ruoli di genere nella società e possibilmente l’incapacità della donna di badare a se stessa.

    Certamente c’è competizione tra il Conte e Marchese. Il Conte e Marchese hanno opinioni diverse su ciò che significa essere un uomo e usano questi punti di contesa a discutere su chi è l’uomo giusto per Mirandolina. Il Cavaliere è convinto che le donne siano inferiori agli uomini in tutti i modi, e che servono solo a riempire il desiderio maschile di civetteria. La presenza del cavaliere chiede il conteggio e il marchese di battagliare per l’amore di Mirandolina. Nella scene quindicesima, Mirandolina ha una lunga conversazione con il cavaliere e la fa cadere cavaliere innamorato di lei.

    Domande: Dimostra, l’interazione tra Mirandolina e il cavaliere, un’opinione di Goldoni che le donne hanno una natura manipolatrice?

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  2. Ana Sofia

    Atto Primo

    La trama di questa commedia sembra essere abbastanza semplice: la protagonista della commedia è Mirandolina, una proprietaria di una locanda. S’innamorano due nobili di lei, il conte d'Albafiorita e il marchese di Forlipopoli. Il primo fa costosi regali a Mirandolina, il secondo a delle restrizioni economiche che gli impediscono di farli regali simili.
Il comportamento dei due aristocratici non è l’opposto dal cavaliere di Ripafratta. E’ un misogino: odia le donne, le disprezza e le evita perché le considera ingannatrici, e dice di non essere mai stato innamorato. Mirandolina è molto sorpresa del comportamento del cavaliere di Ripafratta: non riesce a capire per quale motivo sia l'unico a non prestarle attenzioni; e promette a se stessa di farlo innamorare. Questo per me è interessante in quanto sarebbe la prima volta nelle nostre letture che incontriamo una donna che definisce la sua felicità secondo le considerazioni de gli altri uomini. Lei si dedica al cavaliere, dandoli tutta la sua attenzione e servendolo lei stessa. Non so se questa commedia avrà un lieto fine ma penso che ci mostrerà le attitudine verso le donne nel settecento. Penso che li temi di questa commedia sono in primo luogo il ruolo delle differenze sociali, evidenziate dall’opposizione tra il denaro del Conte e la protezione del Marchese. In secondo luogo, mi sembra molto importante il tema delle differenze tra i sessi evidenziata dalla misoginia del Cavaliere. Di più, Mirandolina è l’incarnazione di una donna furba e cattiva, uno stereotipo negativo della donna.
    M’interessa sapere come finirà la storia tra Mirandolina e il Cavaliere: se lui si innamorerà da lei. Mi piacerebbe anche sapere la posizione di Goldoni sulle donne: se lui era misogino o se voleva l’emancipazione della donna.

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  3. Fako

    La dedicatoria è rivolta, non solo al Signor Senatore, ma anche a tutto il pubblico che legge questo libro. Le condizioni in cui lui ha scritto quest’opera rendono la commedia, una critica delle condizioni sociale di quel tempo. In questa dedicazione, Goldoni fa una piccola giustificazione della sua opera; vuole attraverso questa lettera molto ufficiale legittimare il suo sforzo. Lui ci dice che questo lavoro non è stato facile quindi dobbiamo avere questo in mente prima di leggerlo. La funzione della dedicatoria è questa; è come una “disclaimer” in cui Goldoni “umilmente” prova a spiegare il suo lavoro. Il tono del messaggio non è veramente cosi umile come lui dice ma è un tono rispettoso e onesto. “L’autore a Chi Legge” fa un po’ lo stesso ruolo, però in questa parte, Goldoni si riferisce direttamente al lettore. Goldoni prova a coinvolgere il pubblico nella trama e a creare una situazione in cui nessuno giudichi lui per quest’opera. “Le donne che oneste sono, giubileranno anch’esse che si smentiscano codeste simulatrici, che disonorano il loro sesso, ed esse femmine lusinghiere arrossiranno in guardarmi e non m’importa che mi dicano nell’incontrarmi…” Attraverso quest’ultima frase, Goldoni stabilisce che la commedia, senza dubbio, è almeno un comento sulla società, lui vuole che ognuno si metta nella trama e rifletta su se stesso quando trovi ogni personaggio.

    La differenza, un po’ ironica e sardonica, a cui Goldoni si riferisce è la differenza fra Conte e Marchese. Il Conte, secondo Goldoni, ha comprato il suo titolo di nobiltà, quindi lui è ricco. Il Marchese, invece ha venduto il suo titolo e non ha più soldi, c’è solo il residuo della nobiltà; il prestigio e l’orgoglio. Certamente esiste competizione tra il Conte e il Marchese ma non si deve solamente “all’amore” che ognuno ha per Mirandolina. La competizione esiste perché hanno due diverse interpretazioni di cosa è la nobiltà veramente e cosa può offrire ognuno a Mirandolina. Secondo il Conte, il denaro vale più della protezione che offre il Marchese, il Marchese pensa l’opposto. L’odio del Cavaliere per le donne si può descrivere come una paura alla perdita della liberta e alla perdita del potere o del controllo sulla sua vita.

    Quando lui è entrato in scena la dinamica tra il Conte e il Marchese cambia un po’ perché siccome il Cavaliere non ha nessun interesse per Mirandolina, lui è preso in mezzo. Lui ha un’aura di superbia sopra gli atri due a causa della sua opinione verso le donne. La sua entrata aggiunge un’altra dimensione alla battaglia tra il Conte e il Marchese perché adesso c’è un aspetto di onore e di mascolinità nella situazione. Nella scena quindicesima, Mirandolina comincia il suo piano di conquistare il Cavaliere. Lei diventa saggia e civettuola verso il cavaliere e lui comincia a cadere nel suo piano. Sebbene lui dica che non si permetterà di innamorarsi, il suo affetto verso lei cambia. In questa situazione, il ruolo di Mirandolina è di una “giocatrice”. Lei ha tante strategie e sa esattamente cosa vuole dire in modo di causare l’effetto desiderato.

    Il commento sociale che si trova nei vari personaggi è uno molto ironico e quasi umoristico. Goldoni fa un gran commento sulla significanza e lo stato della nobiltà. Il Conte ha tanti soldi ma per lui questa è l’unica priorità. Il Marchese non ha niente ma farà qualche cosa per proteggere il suo nome. Ambedue vivono in bugie ed è questo che ci mostra Goldoni attraverso ogni personaggio. Durante i loro monologhi, scopriamo le vere intensioni dei personaggi. Per esempio, scopriamo che per Mirandolina, tutto è un gioco. Lei si annoia facilmente dagli uomini che la inseguono ed è incuriosita dalla sfida che rappresenta il Cavaliere. Per il Cavaliere, la libertà e il potere sono le uniche cose che importano, ma allo stesso tempo lui non vuole essere innamorato perché a lui piace prendere in giro al Conte e al Marchese (e a tutti gli uomini cosi). Per lui le donne sono oggetti su cui un uomo non si deve fissare. Io prevedo che il ruolo del cibo sarà parte del gioco di stato che Goldoni ha già creato; il cibo dei veri nobili contro quello dei poveri. Il cibo probabilmente sarà un simbolo di stato economico e sociale.

    Domande
    1- Attraverso tutte le bugie dei personaggi, cosa ci vuole dire Goldoni di quel periodo? Com’era la nobiltà di quel periodo?

    2- Che cosa simbolizza questa donna, Mirandolina, con potere nella commedia durante un periodo in cui le donne non avevano molto potere? Questa è una riflessione dell’Illuminismo/movimento illuminista?

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  4. Ana Sofia

    Secondo Atto
    Mirandolina, grazie alla sua seduzione, gioca con i suoi corteggiatori, e senza troppe difficoltà riesce a far innamorare il cavaliere, causando gelosie e problemi tra i tre pretendenti. Riuscita nell’intento di far innamorare il cavaliere. Goldoni, a traverso il personaggio di Mirandolina ha voluto mostrare la “crudeltà” con cui certe donne si burlano di uomini, affinché siano avvertiti dei pericoli della malizia e della furbizia delle donne. Tuttavia, Mirandolina è una donna laboriosa costruisce suo proprio destino. Le piace giocare con i sentimenti di uomini, infatti, provocata dalla misoginia del cavaliere, desidera prendere una vendetta in nome del sesso femminile che acquisterà un valore di emancipazione. Dal suo carattere emerge un’ambiguità di questo personaggio: ha il bisogno di affermazione, la vendetta sociale e di sesso, ma è anche presente il narcisismo e il desiderio di conquista sugli uomini.

    Secondo me, Goldoni, piuttosto che voler dipingercela come onesta o crudele, virtuosa o insincera, vuole mostrare che lei è una donna d’affari, che mette la locanda al centro della sua vita. Per questo, lei subordina tutto l’altro al suo lavoro. In questo modo, io direi che l’autore fa un vero ritratto della donna moderna, di un nuovo tipo di donna.

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  5. Fako

    La strategia principale di Mirandolina per vincere le resistenze del Cavaliere è di manipolare la situazione e di fargli credere (al Cavaliere) che lui ha tutto il potere. Quando parlano, lei si riferisce sempre a lui con molto rispetto e non si rende mai più importante da lui. L’immagine di se che lei presenta al Cavaliere è come un’umile serva che non ha nessuna intenzione negativa.

    “Cavaliere: Voi state in disagio. Volete sedere? Mirandolina: Oh! Non son degna di tanto, signore. Cavaliere: Via, via, siamo soli. Portale una sedia.” In queste battute Mirandolina continua questo gioco di stato e di umile serva e tutto il tempo, il Cavaliere si sente come se lui prende tutte queste decisioni. Quando lei dice “povera me” riguardo agli altri due uomini, lei si vittimizza e rende il Cavaliere più speciale e quasi privilegiato.

    Attraverso il cibo e il ruolo delle donne nella cucina, un ruolo molto stereotipico, Mirandolina conquista il Cavaliere e questo contato fisico aggiunge una dimensione al rapporto. Il cibo è necessario per vivere e lei nutre il Cavaliere pero anche dal punto di vista sociale ed economica, la classe che rappresenta Mirandolina (la borghesia) sta crescendo in importanza e il cibo si rende veicolo di questo rapporto fra nobiltà e borghesia.
    Quando il Cavaliere dice questa cosa sulla sincerità di Mirandolina, c’è molta ironia perché tutto è un gioco per lei però questo punto è anche indicativo perché mostra che lui è caduto nella sua trappola. Dopo questo lui dice anche che lei “bisogna pagare il doppio” e “trattarla bene”. Lui ammette che a lui non sono piaciute le donne perché sono tutte bugiarde e pensa che lei sia differente. La sua percezione di Mirandolina è completamente cambiata dall’inizio.

    Attraverso la scena quarta in cui loro condividono il pane e il vino, le interazioni fra loro mostrano come lui cede a lei. Lui da del suo pane e del suo vino a lei e in questa situazione, io penso che, il pane e il vino siano simbolici della felicita, la purezza, e l’unita. Loro condividono questi cibi un po’ contradditori (il vino è costoso e raffinato e il pane è semplice e necessario) e simbolizza l’unione di queste due classi sociali; la borghesia e la nobiltà.
    L’insieme di vino e amore nel brindisi si riferisce alla sua strategia bassata sull’inganno. Mentre lui diventa ubriaco crede più e più delle sue bugie e in questo modo il vino diventa veicolo all’amore e lei “vince”. Il Cavaliere pensa “che brindisi misterioso è questo” perché sebbene lui capisca un po’ lo scopo del brindisi, lui cade nella sua bugia e non può fare niente per prevenirlo.

    Lo svenimento di Mirandolina rinforza l’idea che lei è una vittima davanti il Cavaliere e anche questo è parte della sua strategia, lui vuole partire e per fermarlo lei fa questa azione. Attraverso questo Mirandolina afferma che lei ha il potere. Alla fine del secondo atto è ancora più ovvio che Mirandolina è una donna manipolativa, intelligente e savia. Il rapporto fra uomo e donna nella commedia è come una battaglia per potere. È molto ovvio che a Goldoni non piacciono le donne e la fine di “L’autore a chi legge” è riflettuto in questo rapporto. Lui dice che le donne che leggano la commedia sentiranno vergogna perché sanno che lui scrive la verità di come sono le donne. In questa commedia gli uomini sono mostrati come vittime.

    Domande:
    Come sono riflettuti i conflitti tra la nuova borghesia e la vecchia nobiltà nel cibo? (Per esempio i due vini diversi e i problemi che questo crea fra il Marchese e il Conte)

    Sebbene questa commedia non sia veramente un commento sui generi, che cosa simbolizza che tutte le donne sono molto indipendenti? Anche le due attrici sono da sole fino al secondo atto e sempre aspettano i suo compagni, cosa simbolizza quest’attesa? Può essere qualcosa sull'attesa del teatro nella società per ricevere la lode che merita?

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  6. Lorenzo Carlisle

    Secondo Atto

    In questo secondo atto, il cavaliere cade più profondamente innamorato di Mirandolina. Il cavaliere sembra iniziare a fare un gioco—mi sentivo mentre stavo leggendo come stava cacciando un animale: “Vi dico che restiate” (55). Suonava molto aggressivo. Tuttavia, con la sua disposizione astuzia Mirandolina è in grado di eludere la caccia. Con questa disposizione e le sue parole, Mirandolina incita più aggressività nel cavaliere.

    Trovo un parallelo interessante tra la manipolazione di Mirandolina e il modo in cui il cibo e la vittoria può essere forze manipolative. Il cavaliere e Mirandolina stanno bevendo vino, una bevanda che si predispone agli effetti tossici dell’alcol, allo stesso tempo che lui è stato convinto che Mirandolina è sincera. Questa comuanza viene dimostrato nel brano che inizia con “Viva Bacco, e viva Amore”.

    I temi rappresentati alla fine sono il trionfo della borghesia, la libertà del sesso femminile, e la forza di spirito sopra emozioni.

    Domande: Chi vince nel contesto tra il cavaliere e Mirandolina?

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  7. Fako

    Terzo Atto

    Secondo l’ultima battuta di Mirandolina nel secondo atto, il suo ultimo oggettivo è quello di godere pubblicamente del suo trionfo sopra il Cavaliere. Lei vuole che tutti sappiano, per l’onore del suo sesso che lei ha vinto e che il Cavaliere si è innamorato. Vuole questo non solo per difendere tutte le donne ma anche per mostrare a tutti gli uomini arroganti e “presuntuosi” che le donne hanno più potere.

    La bottiglietta d’oro regalata dal cavaliere simbolizza varie cose riguardo diverse persone. Quando il cavaliere la regala a Mirandolina, è un simbolo del suo amore per lei, mostra che lui è diventato uguale al Conte e al Marchese, anche lui da dei regali a Mirandolina. Quando il Marchese trova la bottiglietta, l’oggetto prende un altro significato. In questa situazione il Marchese non sa differenziare l’oro dal princisbech, e questa confusione simbolizza la sua perdita di stato e di nobiltà. Il fatto che lui non sappia la differenze riflette il cambiamento nella sua posizione sociale ed economica. Mirandolina ride quando apprende del regalo perché vuole che il Cavaliere si senta patetico e vulnerabile. La vulnerabilità è centrale nel suo gioco perché lei vuole essere sicura che lui sia veramente innamorato da lei.

    Il servitore, secondo la rappresentazione di Goldoni, ha il ruolo dell’osservatore e del comunicatore che commenta su tutto quello che vede. Lui rimane sempre senza nome, forse un simbolo della classe bassa, e lui apprezza le cose per il suo valore economico. “Servitore: Sentite. In confidenza. Mi ha mandato ora a chiamar un orefice, l’ha comprata, e l’ha pagata dodici zecchini; e poi mi ha mandato dallo speziale a comprar lo spirito.” Lui è frugale e non vuole offendere nessuno.

    Nel terzo atto della commedia, Fabrizio offre a Mirandolina tutto che lei bisogna, il ferro mentre lei stira è una metafora di questo. Quando lei chiede ripetutamente per il ferro, lui obbedisce subito e senza lamento. Alla fine, quando lei sceglie di sposarsi con lui, lui sostituisce gli altri uomini nella vita di Mirandolina. C’è molta ironia in questa scelta perché il Conte e Il Marchese hanno offerto a Mirandolina soldi e protezione però alla fine Fabrizio è chi gli dà protezione. “Fabrizio: Non dubitate io vi difenderò”. Attraverso la fedeltà e l’obbedienza lui vince alla fine, sebbene non sia veramente per amore.

    Questa battuta è un’affermazione che Mirandolina non ha fatto tutto questo per soldi o per qualche interesse personale; lei dichiara che l’ha fatto per l’onore e senza venalità. Il ferro è un simbolo di forza e potere, e attraverso tutta la commedia, ma in particolare nell’ultimo atto, Mirandolina ha tutto il potere, quindi il ferro ha lo stesso ruolo dalla spada.

    Quando il Cavaliere dice che ha motivo per dolersi di lei “perché ha ricusato una piccola boccettina” lui mostra che è offeso da questo ma che vuole ancora che lei la prenda. Il suo orgoglio e l’onore non sono molto presenti e la mancanza di queste caratteristiche mostra che lui è innamorato perso.

    Nella tredicesima scena, Mirandolina mostra che ha paura di quello che può succedere a causa del suo piano, lei quasi si pente del suo gioco. Sebbene lei ammetta che si è divertita, sa che è in pericolo. Io penso che queste paure sue non riflettano qualcosa sulla sua moralità in una maniera positiva. Lei dice queste cose perché ha paura per la sua vita, non perché si sente colpevole per le sue azioni. “Finalmente con un tal matrimonio posso sperar di mettere al coperto il mio interesse e la mia riputazione, senza pregiudicare alla mia libertà”. Lei è veramente interessata solo in se stessa, alla fine non c’è nessun cambiamento nella sua personalità o né il suo pensiero.

    Dopo aver letto la commedia, io guardo quest’affermazione di Goldoni con un po’ d’ironia e non la prendo molto sul serio. Riguardo alla moralità di ogni personaggio, io penso che la sua affermazione sia molto accurata; non è che ognuno sia molto “morale” ma attraverso ognuno, lui fa un commento sulla moralità della società. Nel creare questo personaggio così forte, Mirandolina, lui paragona la donna alla borghesia e il loro potere sopra tutti gli altri.

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  8. Fako

    Domande

    1. All’inizio della decima scena e alla fine della nona, il Marchese diventa fissato con levare la macchia dal suo abito, cosa significa questa macchia e le interazioni con Dejanira?

    2. Quando il Marchese parla con Dejanira, lui crede che sappia distinguere l’oro dal princisbech, qual è il significato di questa scena?

    3. Che cosa simbolizza la spada rotta del Marchese? Pensate che sia un simbolo del suo stato?

    4. Attraverso il terzo atto, c’è un cambiamento nei collegamenti fra il conte, il marchese e il cavaliere, all’inizio non erano veramente amici ma alla fine (nella sedicesima scena) tutti insieme si uniscono contro Fabrizio. Che cosa simbolizza quest’unione?

    5. C’è un lieto fine per Mirandolina e Fabrizio?

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  9. Lorenzo Carlisle

    La Locandiera - Terzo Atto

    L’obiettivo primario di Mirandolina è di rompere il cuore dell’uomo misogino; anzi, forse una visione del suo obiettivo più costruttiva, lei vuole gli uomini a ripensare la loro visione delle donne.

    Il valore simbolico della bottiglietta d’oro regalata dal cavaliere è l’idea che le donne sono oggetti che possono essere acquistati. Il cavaliere pensa molto alla donna, si potrebbe dire che la ama, ma la sua migliore espressione di questo amore è un gesto materiale invece di un gesto emotivo.

    Mirandolina ride al regalo perché crede che regali dovrebbero servire uno scopo funzionale, e per i regali da essere dato come gesto di vero amore è divertente per lei.

    Goldoni dipinge il servitore come un messaggero molto innocuo, ma anche come una voce della ragione. Alla fine della scena seconda, il servitore si fa beffe del rifiuto di Mirandolina del regalo e la fa apparire come una persona cattiva.

    Mirandolina certamente fa un commento sociale con la decisione di sposarsi Fabrizio. Lei obbliga il cavaliere a innamorarsi di lei con parole manipolative e sentimenti finti, e poi, per rafforzare il suo commento sociale, sposa un uomo di minore reputazione sociale. Lei vuolve trasmettere il messaggio che le donne trovano la vera felicità quando sono libere della misoginia dell’uomo, quando praticano l’indipendenza.

    La mia scena preferita di questo atto è la scena diciottesima, perché Mirandolina usa la sua lingua più manipolativa ancora – estremamente divertente. Quando lei dice, “Ho tentato d’innamorare il signor Cavaliere, ma non ho fatto niente. E vero, signore? Ho fatto, ho fatto, e non ho fatto niente,” lei “sta pescando” per una risposta dal cavaliere in cui dice qualcosa sul suo amore per lei.
    E dopo, con, “Si fermi, signor Cavaliere, qui ci va della sua riputazione. Questi signori credono ch’ella sia innamorato; bisogna disingannarli”. Col dire che lei non era in grado di conquistare il cavaliere, la sua “vittoria” sarà molto più dolce quando il cavaliere ammette il suo amore.

    L'affermazione che questa è l'opera più morale che Goldoni ha mai scritto è vero per me. Prende il tema della moralità da diverse angolazioni, e lascia il lettore analizzando la sua interpretazione della morale. Per me non c'è giusto o sbagliato in questo libro - è suscettibile di interpretazione.

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  10. Ana Sofia

    Mirandolina, è un’ottima locandiera, sa soprattutto far funzionare perfettamente il suo albergo, e con senso pratico, con uso dell’ingegno – più che del aiuto della seduzione – finisce per chiedere a Fabrizio, uomo onesto e senza illusioni, di sposarla, facendosi beffe di tutti gli altri pretendenti. L’immagine di Mirandolina che la commedia ci da, non è quella di una donna crudele o falsa, anzi, è implicito nella visione che l’autore ci presenta della protagonista, un'approvazione dell’intelligenza e del buon senso che la caratterizzano. Secondo me, la locandiera è l’archetipo di una donna del carattere forte e determinato che viene a esprimere la nuova sicurezza e potere della donna in questo periodo, un nuovo sguardo sulla donna per l’epoca. E’ anche l’esempio dello scontro tra le classi sociali e i sessi. Infatti, la figura di Mirandolina mostra l’evoluzione di un prototipo di donna dissueto all’epoca.
    Fabrizio è il servitore fedele e laborioso, che non è stupido ma neanche particolarmente intelligente, ma come rappresentante della sua classe sociale nel settecento, lui è sostanzialmente passivo nei confronti della nobiltà e della borghesia. Spera di sposare Mirandolina, così risolverebbe i suoi problemi di essere innamorati di Mirandolina ed economici. Egli rappresenta il popolo, che ha poca intelligenza, poca cultura, e che dipende dalle altre classi sociali, per sostegno. Questo punto di vista sarebbe rappresentativo del punto di vista delle classi sociali più alte, alle cui apparteneva sicuramente Goldoni. Per ultimo, ho osservato che il luogo d'azione di Mirandolina: in quanto è donna, ha lo spazio d'azione della locanda, cioè le mura domestiche. Non ci è dato sapere della sua vita al di fuori delle mura, non si prevede un futuro che possa portarla più avanti dalla sua condizione di locandiera. Per questo è difficile per me di indovinare la posizione di Goldoni sulle donne.
    M’interessa sapere la visione di Goldoni sulle donne. Voleva l’emancipazione delle donne? O come il Cavaliere, ammira le donne forte, ma non vuole che siano libere?

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