Il reportage delle opere del museo di Hood

James McJunkin

Sebbene molte persone pensano che Hanover sia una cittadina in cui non è possibile per sperimentare la cultura e gli arti come potrebbe nelle altre città come New York e Boston, abbiamo molte opportunità per vedere le arte visive, antiche e moderne. Il posto migliore per vedere le arte ad Hanover è il museo di Hood, dove la collezione di Dartmouth risiede. Ho scelto cinque esempli per esprimere le diverse opere che potrebbe vedere a Hanover, e ma queste cinque opere sono creati negli periodi differenti, tutto mostrano il rapporto fra gli uomini e la natura che Hanover e i posti vicini anche mostrano.

Questa pittura è una raffigurazione della torre di Malghera, si è stato dipinto da Canaletto fra gli anni millesettecentotrentacinque e millesettecentoquarantasei. La pittura è importante perché rappresenta tutto delle formazioni di terra dell’Italia. Canaletto ha mostrato il mare, le montagne, li boschi, e la costa nella una pittura. Penso che questa sia più tranquilla come la maggior parte delle opere di Canaletto. Anche lui ha presentato una giustapposizione fra la torre e le montagne e la costa che ha mostrato il conflitto fra la natura e le opere artificiali.

torre

Questo vaso è una “Panathenaic Amphora,” è stato creato fra gli anni quattrocentottanta e quattrocentosettanta per le olimpiadi originali. Molti esperti pensano che l’artista che ha creato questa sia la pittore di Berlin, il vasaio più famoso del questo periodo. È importante che noti il dettaglio delle figure che sono state dipinte sul questo vaso, perché sono tanti realistici come le figure che i pittori contemporanei creano.

vaso

Questi bassorilievi sono di Assiria, ma sono creati molti anni fa. Molti pensano che questi siano il esemplo migliore dell’arte antica di Assiria, e rappresentino la cultura di Assiria molto bene. Le persone che sono raffigurate sono i re e gli dei degli Assiri, e queste sculture sono state nel palazzo di Ashurnasirpal II alla città di Nimrud. Penso che le caratteristiche animali delle persone nei bassorilievi rappresentino le qualità antropomorfiche della religione dei Assiri.

rilievo

Questo dipinto che ho fatto questa pittura si chiama Regis Francois Gignoux, un uomo francese che ha dipinto molte scene naturale delle Americhe. Lui usa molti colori realistici, e penso che le cose più importante delle sue opere, specialmente in quest’opera, siano i dettagli piccoli, come la cabina e i boscaioli in basso a sinistra del telaio. I temi centrali sulla questa pittura che ha dipinto durante l’anno milleottocentosessantaquattro sono la libertà , l’opportunità , e la bellezza selvaggia delle Americhe, e la composizione della pittura ha molti strati complicati.

scena

Georgia O’Keefe ha dipinto questa nel anno millenovecentotrenta, e rappresenta bene il primo periodo moderno. Molte pensano che Georgia O’Keefe sia l’artista più influente del periodo perché lei era una delle prime artiste femminile che influenzino la cultura artistica dei suoi periodi più degli artisti maschili. Questa pittura giustappone le linee dure montagne contro le linee morbide delle piante in primo piano.

okeefe

Queste opere non sembrano simile alla prima vista, ma questi scultori e dipinti trovano a capire e mostrare il rapporto che il genere umano ha creato con il mondo naturale. Ad Hanover la natura ci effettua con gli stagioni e le montagne che ci circondano, e per vivere, dobbiamo trovare un rapporto con la natura. Si visiterebbe ad Hanover, potrebbe fare un nuovo rapporto con la natura, sia attraverso gli arti al museo di Hood e anche attraverso essere nella natura.

 

Intervista con il Professore Torresani

Per la mia intervista, ho intervistato il Professore Lorenzo Torresani, un professore d’informatica a Dartmouth. È italiano e vive ad Hanover sei anni. L’ho intervistato lunedì all’ufficio del Professore Torresani.

Zach (Z): Di dov’è e che cosa l’ha portata a hanover?

Prof. Torresani (T): Sono nato a Tarantino e è una città nel Nord-Est dell’Italia. Molto vicino all’Austria, regione nelle Alpi. Ho vissuto in Italia fino al 1996 e poi mi sono trasferito in America per lavoro in California. E sono qui a Dartmouth dal 2009 per lavorare come professore.

Z: Le piace vivere ad Hanover?

T: Si, mi piace! È una sorpresa perché avevo un po’ di timore e un po’ di paura perché ho vissuto per tanti anni in città molto grandi: San Francisco, New York City, Cambridge (in Inghilterra). E qui, avevo po’ paura di vivere qua, invece mi piace molto, fare attività fuori, in bici, e mi piace camminare qui. Una buona opportunità.

Z: Pensa che il cibo e i ristoranti a Hanover sono buoni?

T: [Le risate] Ti dico la verità? No i ristoranti sono terribili. Penso che ingredienti della Co-op sono buoni, c’è una buona selezione così come in altri negozi, di cibi italiani, tutte cose fresche. Ma i ristoranti sono tremendi. Però Boston ha buoni ristoranti.

Z: Qual’è la sua stagione preferita ad Hanover?

T: Tutte le stagioni tranne la “mud season.” Mud season è tremenda da febbraio dico fine aprile è bruttisimo. Proprio brutto. Ma il resto dell’anno è molto bello. Mi piace l’estate, molto bella e fantastica, l’autunno anche c’è freddo, mi piace molto questo periodo dell’anno perché i colori sono bellisimi c’è quasi sempre sole, molto freddo ma c’è un po’ di sole è perfetto per andare in bicicletta. E inverno si può andare a sciare, è molto bello.

Z: Com’è essere italiano in America?

T: Ho abitato in varie zone dell’America: California, Bay Area, San Francisco, New York City, e adesso qua. È più facile essere italiano a New York City, veramente, perché c’è una vita più europea, ha tanta cultura e opportunità, anche più scelta di ristoranti. Si devono cambiare abitudini, quando si abita in un posto come Hanover. Ma è bene.

Z: Perchè ha deciso di essere un professore a Dartmouth e non in un’altra università?

T: Per due motivi, uno perché tra università che mi hanno offerto un lavoro, questa mi piaceva di più questo posto geografico, mentre altre erano o sulla costa ovest o nelle parte sud degli Stati Uniti. Mi piace più l’est. E l’altro motivo è che il dipartimento dell’università è piccolo qua per cui ho pensato che il posto dove riesce avere maggior impatto sull’università. Se vai in una grande università a un dipartimento con cinquante professori è difficile a avere un affetto concreto.

Il Professore Torresani è molto contento ad Hanover con le cose fare, le stagioni e Dartmouth , ma non è contento con opzioni per i ristoranti ad Hanover. Prima di intervistarli, non pensavo che i ristoranti ad Hanover erano terribili ma quando si confronta con i ristoranti in Italia, probabilmente sono terribili.