Il Robot

In questa fotografia, “Il Robot”, io voglio esaminare l’idea dello studente di Dartmouth. Lo studente di Dartmouth è robotico e come una macchina. Io ho fatto “Il Robot” nel angolo alto per gli osservatori vedono tutte le cose sulla scrivania dello studente, il computer grande, e molti libri. Nella fotografia, lo studente è piccolo e confinato da tutto il suo lavoro. Questa immagine crea un contrasto specifico tra i libri e il computer. Nella biblioteca nel passato, tutti gli studenti usavano i libri per fare il loro lavoro, ma adesso, lo studente ignora i libri. Così, questa fotografia rappresenta il tipico studente moderno di Dartmouth.

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L’arte all’aria aperta al Dartmouth College

X-Delta, Mark di Suvero (1970)

Dartmouth College, una piccola università nel nord-est, ha una grande collezione d’arte presente sul suo campus. Anche se The Hood, che è il museo del College, possiede questa arte, tutte queste sculture sono in tutto il campus e sono accessibili agli studenti e al pubblico. Perché l’università è nel New Hampshire, che ha stagioni drastiche con estati molto calde e inverni molto freddi, tutta l’arte è realizzata in materiali molti durevoli. Delle cinque opere che questo reportage illustra, tutta l’arte è contemporanea. Inoltre, alcune delle opere sono utilitaristiche, e gli studenti possono interagire con l’arte. Al contrario, altre opere d’arte sono solo per uno scopo estetico, e quindi sono meno interattive e immediatamente accessibili al pubblico.

  1. Le Sculture con le Panchine
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Telemark Shortline, Richard Nonas (1976)

Alcune di queste opere d’arte, come X-Delta e Telemark Shortline, hanno panchine su cui gli studenti possono sedersi. In X-Delta, un tema centrale nella scultura è l’equilibrio. All’interno dell’opera d’arte, ci sono tre simboli matematici: una grande X, un pi greco¸ e una delta. Quando una persona si siede sul banco, che è sospeso, questa persona diventa “la variabile” in questa opera d’arte. Allo stesso modo, nel Telemark Shortline, che è specifico del sito, Nonas ha creato una panchina che è bassa a terra. Il titolo di questa opera d’arte si riferisce alle ferrovie e anche, i segni che gli sci fanno nella neve. Telemark Shortline è particolarmente interessante perché l’opera d’arte crea uno spazio sottile tra due parti della panchina, ma quando si guarda l’opera d’arte da certi punti di vista, non si può vedere questo spazio.

  1. Le Sculture Interattive
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Thel, Beverly Pepper (1977)

Questa accessibilità e l’interazione sono visibili anche in Thel di Beverly Pepper. Questa opera d’arte è geometrica e angolata, perché molti triangoli emergono dall’erba. Questa opera d’arte è specifica del sito, e collega visivamente la chiesa con Baker Torre e gli edifici della scienza. Mentre Pepper faceva Thel, lei ha detto che la qualità monumentale dell’arte esiste come spazio esperienziale. Quando stanno visitando Thel, gli spettatori possono vedere il modo unico in cui l’arte interagisce con lo spazio.

  1. Le Sculture con uno Scopo Estetico
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Untitled, Joel Shapiro (1989-1990)

Altre opere d’arte del campus si intrecciano meno entro la vita quotidiana degli studenti, e invece hanno uno scopo più estetico a Dartmouth. In Unitited di Joel Shapiro, l’opera d’arte è rialzata su una base. Permettendo agli spettatori di camminare sotto, questa base rende l’opera d’arte molto potente e monumentale, però, è più difficile per interagire con questo tipo di arte. Nello stesso spazio come Unitited, ci sono cinque pannelli colorati, Dartmouth Panels, che sono posti sul lato dell’edificio del Hopkins Center. Questa opera d’arte è molta minimalista, come ogni pannello contiene un solo colore, sottolineando la purezza della forma, e ricorda un polittico. Però, i colori non sono nell’ordine dell’arcobaleno, che attiva lo spazio. Questa opera d’arte è anche un’opera d’arte monumentale, come Thel, tuttavia, non si può interagire con questa opera d’arte nello stesso modo.

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Dartmouth Panels, Ellsworth Kelly (2012)

Intervista con Robert Frost

 

Frost parla con gli studenti di Dartmouth, 1947

Robert, Lei è un famoso poeta, e ha vissuto e insegnato in molti luoghi in tutto il mondo. Quali sono i luoghi che sono molto importanti per Lei, personalmente o professionalmente?

Sì, amo la mia università, Dartmouth, e lo stato del New Hampshire. Sono nato a San Francisco, ma quando ero giovane mio padre è morto, così mi sono trasferito a nord-est perché voglio stare con mio nonno. Quando ero piccolo, ero molto nervoso e fragile, e mia madre mi insegnava a casa. Quando sono arrivato in New Hampshire, sono diventato molto più felice.

Perché Le piace New Hampshire?

Amo la natura. Volevo andare fuori di casa mia per esplorare le foreste e fiumi intorno alla mia casa. Quando mi sono trasferito in New Hampshire, ho cominciato ad andare a scuola, e ho realizzato che amavo di scrivere! Dopo, sono andato a Dartmouth College. Ho lasciato Dartmouth dopo pochi mesi, ma c’erano molte cose incredibili dell’università.

Che cosa viene in mente quando Lei pensa di Dartmouth?

C’è un fantastico senso di comunità a Dartmouth – il college è in un luogo remoto, per cui tutti gli studenti passano tutto il tempo con l’altro, e ci sono molte tradizioni meravigliose a cui gli studenti partecipano. In inverno, Dartmouth è incredibilmente freddo, ma gli studenti ancora si abbracciano l’aria aperta. Gli studenti fanno le escursioni durante il fine settimana, e molti sciano sulle montagne intorno a New Hampshire. Mi piaceva fare passeggiate nel bosco quando ero uno studente, perché era molto rilassante.

Lei pensa che la natura abbia ispirato le sue poesie?

Assolutamente, la natura è presente in quasi tutte le mie poesie, in particolare la natura del nord-est. Infatti, la mia prima poesia che ho pubblicato, “La mia Farfalla” riferimenti la neve, i fiumi, e le fogliame. New Hampshire è sempre una parte della mia vita. Molti anni dopo ho lasciato Dartmouth, ho comprato una casa in New Hampshire. Mi piace la natura lì, e anche, la casa è vicino a Dartmouth, in cui io do le lezioni.

Grazie mille! Lei dice cose meravigliose su Dartmouth, devo visitare!

Di niente, è stato fantastico per parlare!