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Inferno Canto VI

divina commedia

13 thoughts on “Inferno Canto VI

  1. Olivia Evans

    L’inglese anziano di Chaucer, Shakespeare, e Marlowe è abbastanza difficile. L’italiano anziano di Dante Alighieri è una bestia interamente differente. Scritto nel quattordicesimo, la maggior parte del linguaggio è molto difficile da capire. Per aiutarmi, ho usato il Dante Lab Reader – creato di Professore Millspaugh qui a Dartmouth College. Lì, c’è ogni canto dell’Inferno in italiano, poi c’è una traduzione inglese di Henry Wadsworth Longfellow (1867), e finalmente c’è più di 75 commentari di autori del quattordicesimo ad oggi. Io raccomando che tutti usano questa risorsa, com’era fatto qui a Dartmouth!

    http://dantelab.dartmouth.edu/

    I versi 1-69 del Canto VI sono interessanti. Dopo aver visitato il cerchio della lussuria, adesso Dante si entra nel cerchio della golosità. Curiosamente, non vediamo nessun cibo in questo capitolo. Vediamo, tuttavia, un enorme quantità di merda. Il cielo pioggia cacca, formando un gran mucchio di cacca-fango in cui tutti gli abitanti di questo cerchio sono coperti. Nell’Inferno di Dante, la punizione è quasi sempre una inversione del peccato commesso. Durante la vita, i golosi hanno mangiato troppo cibo. Adesso sono soffocati nel escremento del stesso cibo che hanno mangiato. Nessuno muove in questo fango con l’eccezione del personaggio di Caccio, che alza la testa dopo aver visto Dante e Virgilio. In verso 60, Dante fa una domanda, e più tarde Caccio da una risposta. Ma discuterò questa scena nel mio prossimo blog…

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  2. Sumner

    Come ha detto Olivia, l'italiano è difficile leggere e capire. Prima di seguire questa classe, sentivo dire di quanto sono buono Dante e La Divina Commedia, e sono molto felice che leggiamo, sebbene stia una lingua antica. Devo dire che la cosa che mi ha colpito di più era la pioggia. Dante da tantissime parole descrivere la pioggia infernale: "etterna, maledetta, fredda, greve". Sempre con così forza, così violenza. Se crediamo il tempo fa male a Hanover, davvero fa male nel terzo cerchio. Ma è più di solo tempo cattivo; penso che la pioggia sia un simbolo del fatto che i dannati non possono soddisfarsi per niente. Non possono cambiare niente, è sempre la stessa pena. Nelle loro vite, se c'era cibo, l'hanno mangiato. Se c'era vino, veramente l'hanno bevuto. Ma qui, nell'Inferno, loro prendono quello che è dato. Non potevano avere abbastanza stimolazione nella vita, e adesso non possono avere troppo pioggia.

    Questo cerchio dimostra uno modo di punire i golosi, ma al museo abbiamo visto un altro, con il dipinto di Tantalus. Lui ha cibo e acqua davanti a lui, ma non mai poù prendere una boccata. Quale pena ti piace di più? Avere niente di mangiare, come nel cerchio, o avere il cibo davanti a te senza spera di averlo?

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  3. Sarah Peck

    La Divina Commedia- o, Commedia, il titolo originale di Dante come abbiamo imparato in classe oggi- è un lavoro incredibile. Quando parlavamo del disegno in ogni aspetto del testo, ero molto colpita. Per esempio, in ogni cantica, canto VI ha un messaggio politico. Ci sono tre cantiche, dunque sei, sei, sei… il numero del diavolo! Coincidenza?
    Oggi abbiamo provato a parafrasare le righe di Dante, che era una sfida! Nella classe di Italiano 81 di Professoressa Canepa, abbiamo studiato la Divina commedia nella traduzione, e abbiamo trovato come è MOLTO difficile tradurlo in altre lingue, a causa dello stilo molto preciso e unico che funziona quasi esclusamene in italiano. Dopo aver provato a tradure d’italiano anziano all’italiano moderno, ho un grande apprezzamento per il processo. I verbi antichi sono molto diversi di quelli di oggi!
    Un’altra cosa che è venuta in mente era la figura del cane, e come Cerbero probabilmente era il modello per “Fluffy”, il cane con tre teste nel libro di Harry Potter. Questo cane protegga il sotterraneo, come Cerbero protegga l’inferno. Era un parallelo molto interessante perché adesso capisco la referenza!

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  4. Lisa

    Oggi abbiamo provato a parafrasare la prima parte del sesto canto. Quando leggevo ieri sera, pensavo che abbia capito quasi tutto. Le note e la parafrasa sotto il testo avevano fatto più facile. Senza di loro, non avrei avuto alcuna idea. Ma era molto difficile a parafrasare! Mi sono reso conto che quando leggo in italiano, salto sulle parole che non capisco che non sono assolutamente necessario per capire il testo. Fate così, or cercate tutte le parole? Mi sembra che di solito funziona bene ma in questo caso ne vale la pena di capire ogni riga. Mi ha ricordato molto di leggere Shakespeare perché in teoria posso capire la maggior parte delle parole, ma l’ordine a me non ha senso.
    Abbiamo parlato anche della numerologia di Dante. Per me, questo è molto interessante e voglio sapere più. Perché ha scelto fare 100 canti? E come Sarah ha notato, il numero sei è collegato al diavolo (ma non so quando è diventato così). I canti sei parlano del politico…c’è un messaggio? Forse a Dante sono piaciuti i motivi. Ho trovato interessante anche l’idea che Dante non aveva in mente questa programma con i numeri quando ha cominciato di scriverlo. Mi chiedo a che punto è sviluppa, ma sfortunatamente nessun può chiedergli…

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  5. Alex

    Oggi ho realizzato che non capisco i dettagli di Inferno di Dante! La sua scrittura ha molti livelli di simbolismo che sono difficili da comprendere, ma l'attività di parafrasi mi ha aiutato a vedere questo. Nel terzo cerchio, Dante incontra Cerbero, una bestia con tre teste. Questo personaggio mi ha ricordato il cane con tre teste in Harry Potter che protegge la Sorcerer's pietra. Dante vede anche qualcuno del suo passato chiamato Ciacco, che è irriconoscibile a causa del l'angoscia e il dolore che ha sofferto. Finora, non capisco perché questo libro è una commedia. Inoltre, mi chiedo la differenza tra l'Inferno e il Purgatorio - è l'inferno il mondo finisce in fiamme, e il purgatorio è il limbo dopo?

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  6. Olivia Evans

    Nel mio blog scorso ho detto che io discuterei la domanda di Dante, e la risposta di Caccio. Danta domanda: “Ciaccio, il tuo affanno / mi pesa sì, ch’a lagrimar mi ‘nvita; / ma dimmi, se u sai, a che verranno / li cittadin della città partita; / s’alcun v’è giusto, e dimmi la cagione / per che l’ha tanta discordia assalita” (58-63). In sostanza, Dante domanda che succederà alla sua città di Firenze. La risposta di Caccio è difficile, vago, e misterioso. Dice: “Dopo lunga tencione / verranno al sangue, e la parte selvaggia / caccerà l’altra con molta offensione. / Poi appresso convien che questa caffia / nfra tre soli, e che l’atra sormoti / con la forza di tal che testé piaggia. / Alte terrà lungo tempo le fronti, / tenendo l’atra sotto gravi pesi, / come che ciò pianga o che n’adonti” (64-72). C’è una ragione per cui Ciaccio non è chiaro con la sua esplicazione e solamente si riferisce agli eventi indistinti. Dante, in questo momento, sta facendo una critica politica. Dopo un po’ di ricerca biografica, scopriamo che Dante è stato espulso dalla città di Firenze dai Guelf neri. La “tencione” di cui Caccio parla è la lotta per il controllo di Firenze fra i Guelf bianchi e i Guelf neri all’inizio del secolo. Ciacco descrive una lotta sanguinosa tra le due fazioni che si sono verificate il primo di maggio 1300 e che si ha risolto con la vittoria dei Bianchi per pochi anni. I Neri hanno successivamente riacquistato il potere e hanno esiliato centinaia di Bianchi, incluso Dante. Lui non ha mai perdonato il popolo di Firenze per il suo esilio dalla sua amata città, e ha rivelato la sua furia con loro con questa scena e anche con il titolo originale dell’opera: La Commedia di Dante Alighieri, fiorentino di nascita, non di costumi.

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  7. Sarah Peck

    Oggi in classe abbiamo continuato a fare un “parafraso” del canto VI di Dante. In questa parte che abbiamo analizzato oggi, si vede veramente l’aspetto politico della novella. Ci sono due gruppi a Firenze, Neri e Bianchi come Olivia ha spiegato, che si oppongono, molto a causa delle differenze ideologiche della religione. Ci sono anche alcuni aspetti molto filosofici in questo canto, per esempio, la curiosità di Dante di sapere “se ‘l ciel li addolcia, o lo ‘nferno li attosca”. Vuole sapere cosa succede dopo il giorno di giudizio, cioè una questione importante. Continua con questo tipo di pensiero, dicendo: “Maestro, esti tormenti crescerann’ei dopo la gran sentenza o fier minori, o saran si cocenti?” Io non sono molto religiosa, dunque non avevo mai pensato a questa continuazione della vita. In generale, penso che questo momento dell’Inferno mostri a quale punto Dante può essere rilevante anche oggi. I temi sono universali e si può imparare molto attraverso la discussione di Dante. Dunque, anche se leggere il testo è molto difficile, vale la pena!

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  8. Alex

    Oggi abbiamo parlato del significato politico e religioso nella seconda parte del Canto VI dell'Inferno di Dante. Ad esempio, Dante chiede a Ciacco per la sorte d'importanti personaggi politici che pensa che siano buoni leader. Tuttavia, Ciacco rivela che queste persone saranno in profondi strati più scure dell'Inferno. Olivia ha spiegato la politica del periodo, e il coinvolgimento di Dante nella politica. Inoltre, abbiamo parlato del riferimento il Giudizio Universale, quando Gesù scenderà dal cielo ed esprimere un giudizio definitivo sul destino di persone sulla terra, il cielo e l'inferno. Durante la lettura di questa parte dell’Inferno di Dante, non mi rendevo conto che era la descrizione del Giudizio Universale. Tuttavia, quando professoressa ha spiegato questo, mi ricordai la pittura di Michelangelo, il Giudizio Universale, che ho visto, in realtà, durante la LSA a Roma. Si tratta di un dipinto miracoloso! Sul LSA, ho imparato che questo dipinto è stato influenzato da Inferno di Dante. Ci sono quattro diversi livelli, che includono: Caronte con il barco e l’angelo Minosse in fondo, gli angeli che volano verso il cielo, in mezzo è Cristo con la Madonna e anche i santi dei vecchi e nuovi testamenti, e per lo parte superiore del dipinto ci sono angeli che reggono diversi simboli religiosi, come la croce e la colonna. Sono così felice di aver letto questa parte dell’Inferno di Dante e di collegarla con la pittura di Michelangelo!

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  9. Lisa

    Oggi ho imparato il contesto storico per l’Inferno. Non ho pensato del libro come un commento sulle politiche—ho pensato che fosse un commento religioso. Adesso, però, capisco la storia dei Guelfi Neri e Bianchi. Ho trovato interessante che la moglie di Dante era una dei Neri, ma lui era un dei bianchi. Mi chiedo se questo ha contribuito alla tensione nel loro matrimonio…

    Una cosa che ho trovato molto rilevante a oggi è la filosofia nell’Inferno. Come ha detto la professoressa, voglio sapere che succederà ai dannati…perché mi sembra che e quasi impossibile raggiungere il Paradiso…Queste domande sulla natura della vita e la morte sono veramente universali. Virgilio dice che non c’è la possibilità di salvare i dannati, e che si sentono la sentenza del Dio nelle orecchie per eternità.

    Mi chiedo quanto di questo Dante veramente credeva. Perché, dalla sua propria definizione, lui era certamente dannato. Adesso voglio leggere gli altri canti!

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  10. Marisa Werner

    Dante si trova nel Cerchio III, intitolato “Golosi.” Il peccato dei punti i dannati è di essere un ghiottone, un ingordo, e un magione che divora, si riempie, e si ubriaca. La pena è la pioggia “eterna” che dura lunghi periodi e per altri periodi manca. La pioggia ha sempre la stessa intensità, violenza, ritmo, e puzza. Inoltre, la pioggia fa urlare come cani. Virgilio spiega che la loro sofferenza risulterà da quel momento accresciuta. In questo canto, Dante fa l’incontro di uno dei gelosi e introdurrà nel racconto il contatto personale e l’elemento umano. Ciacco è un fiorentino e gli dice a Dante che alcuni illustri fiorentini sono finiti nell’inferno più profondo. Ciacco è un gola e ha un anima infelice. Dante vuole sapere di più del paradiso e pone questa domanda a Ciacco.

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  11. Matteo

    Ci sono molti commentari politici di Firenze in questo canto. Per esempio, Ciacco spiega (non è molto chiaro) la guerra tra i guelfi bianchi e neri, un conflitto sulla potere del papa. Ciacco dice: "superbia, invidia e avarizia sono le tre faville c'hanno i cuori accesi" (74-75). Poi, Ciacco spiega come molti cittadini da Firenze sono nell'inferno. Penso che questo sia un'opportunità per Dante di esprimere i suoi sentimenti rancorosi del suo esilio. Attraverso tutto il poema, Dante parla della situazione in Firenze.

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  12. Elena

    Nel canto VI della Divina Commedia ci sono tre temi principali, secondo me.
    Prima, Dante ci da il descrizione del cerchio terzo dove sono messi i dannati Golosi. Il Cerbero è una bestia con tre teste che li guarda. E’ interessante che il Cerbero assomiglia uno dei questi dannati golosi: vive sotto la terra come i peccatori golosi avevano vissuto sopra prima di venire all'inferno '...con tre gole...la barba unta e atra, e 'l ventre largo, e unghiate le mani...' Mangia tanto e tutto con la golosità enorme. (Virgilio gli da un pugno di terra per calmarlo e lui la mangia e si calma).
    Il personaggio di fiorentino Ciacco (anche uno di questi dannati golosi) è importante. Attraverso di lui Dante spiega la situazione politica e il future di Firenze. La politica è la sua seconda tema del questo canto. In Italia nel quello tempo perduravano i conflitti tra papato e impero, tra Ghibellini e Guelfi. Ciacco prevede che 'dopo lunga tensione verranno al sangue, e la parte selvaggia caccerà l'altra con molta offensione'.
    l'ultima tema del canto è resurrezione, che secondo Dante, è eguale alla conoscenza d'amore. Dante chiede Virgilio se dannati cresceranno alla fine (vanno a Paradiso) o rimarranno nell'inferno. E Virgilio lo spiega che solo le persone perfetti (con il corpo) sono capaci a conoscere 'la propria gioia e del proprio dolore' (ciò l'amore). Invece, 'i dannati non saranno mai creature perfette' (perché l'anima senza corpo non sarà mai creatura perfetta), e non cresceranno mai e soffrono di più all'inferno.

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  13. Gabas

    Questa lettura e difficile di capire, perché e scritta nel 1200, ma è anche interessante. Dante e simile al Homer e odissea, perché ha molte figure greche e mitologia greca. Ciacco rappresenta la società di Firenze in questo testo, lui ha detto «Voi cittadini mi chiamaste Ciacco; per la dannosa colpa de la gola (52-53).
    Dante ha avute molte domande, un delle quelle: "Maestro, esti tormenti crescerano ei dopo la gran sentenza, o fier minori, o saran si cocenti?" Lui vuole sapere com'è la vita dell'aldilà, e se esti tormenti saranno più grandi o più piccoli.
    Nel fine, loro hanno trovato Pluto, un gran nemico, e non so cosa significa Pluto, ma sono molto interessato.

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