Trovando la bellezza in posti inaspettati

Nelle nostre vite impegnate, può essere difficile trovare il tempo per fermarsi, respirare, e rilassare la mente. “Ci sono tante cose che fare,” ci diciamo. “Se avessi più tempo libero, potrei fare qualche passeggiata…leggere quel libro classico…visitare un museo…Però, non ce l’ho.” L’arte, la letteratura—queste cose ci parano un lusso. Non esiste il dipinto che potrebbe esigere la nostra attenzione come, per esempio, un tema che abbiamo bisogno di scrivere per la classe d’italiano; gli incarichi quotidiani ci affliggono in un ciclo senza fine, dominando regolarmente la bellezza.

Questo conflitto—tra, prima, l’importanza di creare il tempo per essere grato per la vita e tutte le belle cose che ci offra, e secondo, l’urgenza di funzionare come un membro della società, con tutti i compiti che quello implica—segue senza risposta, generalmente. Ma nel Hopkins Center di Dartmouth, penso che esista un compromesso, nella forma delle due gallerie d’arte che si trovano tra l’entrata del Hop ed il Courtyard Cafe, nel mezzo dell’edificio. Una delle due, Strauss Gallery, è particolarmente interessante per me. Quasi mai mi posso impedire a girare la testa a guardare le mostre lì, quando sto camminando davanti alla parete di vetro che divide la galleria del corridoio. A volte, ancora nel mezzo di un giorno molto stressante, mi metto a camminare un po’ meno veloce, per potere vedere un dettaglio di un’opera nella galleria, e per un momento, sto, forse, camminando attorno a un lago tranquillo, come quello che si vede in questo dipinto di Ginger Levant; per un momento, posso dimenticare dei molti compiti che mi aspettano fuori del Centro Hop, e lasciare riposare la mia mente nel mondo bellissimo di un’artista.

La mostra che c’è a Strauss Gallery dal 12 gennaio fino al 21 marzo si chiama “Visiting Faculty Exhibition Part 2,” ma non si preoccupi: quel nome privo di ingegno non è per niente indicativo del contenuto della galleria! La collezione contiene una miscela di quadri e sculture, tutti creati da artisti che hanno insegnato come professori in visita nel dipartimento di “Studio Art” qui a Dartmouth, dal autunno dell’anno 2012 fino al presente. Nella mia opinione, è ottimo che tutte le opere rappresentino il successo di qualcuno che ha avuto una carriera come artista, e che è venuto a Dartmouth per condividere quell’esperienza con gli studenti. Frequentemente, particolarmente a Dartmouth, l’ossessione con l’idea di trovare una carriera ben pagata può eclissare l’importanza di ascoltare le passioni che ci guidano nella vita, e sono grata per il promemoria dell’opzione di avere un lavoro eccellente—come di professore a un’università come Dartmouth—senza sacrificare le cose che mi importano.

Sfortunatamente per i visitatori che non sono studenti di Dartmouth, non credo che Strauss Gallery abbia lo stesso impatto emotivo se non se la trova durante un periodo di dieci minuti tra le classi, o prima di un pranzo affrettato. Ma spero che quest’articolo possa aiutare a qualcuno che non sia uno studente di Dartmouth a capire il potere che l’arte esercita quando si trova in un posto pubblico.

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