Le parole dei protagonisti

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6 Responses to Le parole dei protagonisti

  1. Elena says:

    A parte le ultime parole alla sua famiglia, Aldo Moro nella sua lettera alla moglie Loretta, incolpa chiaramente la DC nel inattività e incapacità di negoziare. Inoltre, lui accusa le persone dal suo partito che hanno mantenuto nel silenzio e non hanno fatto niente per il suo salvataggio.
    Moro ha rappresentato la sinistra del DC e era l’autore del compromesso storico tra DC e PCI.
    La morte di Moro ha completamente cambiato la situazione politica nel paese. Nella conseguenza, il politico di turno in Italia a sinistra è stato terminato e il controllo è andato nelle mani del settore di destra.
    Uccidendo Moro, le Br hanno impedito il compromesso storico dei Cattolici e Comunisti.
    E’ evidente che la destra e i sostenitori della politica pro americana abbiano beneficiato dalla sua morte.

  2. Eliza says:

    Le parole di Valerio Morucci, un Br che era parte del sequestro di Aldo Moro, sono interessante. Giustifica le sue azioni con dire che era per eliminare un membro di SIM, lo “stato imperialista multinazionale”. Quest’idea di SIM era popolare in quel periodo? Quante e’ vero cosa diceva Morucci – Sim non esiste ufficialmente, pero’ aveva Moro qualche lighe agli altri paesi? Sarebbe una cosa mala se le aveva?

  3. Itai says:

    Mi hanno colpito molto le parole di Guido Vitale, un leader del movimento studentesco del ’68. Evidentemente, c’erano molti problemi a cui i manifestanti protestano. Le universita’ italiane non erano facilitati per il successo dei studenti; invece, l’opposto era vero. Le solo persone che escono dall’universita’, che hanno successo nei loro studi, sono i figli delle “famiglie di provenienza.” Non e’ spazio affatto per la mobilita’ sociale in questa schema. I figli dei ricchi diventano ricchi, e tutti gli altri, per cui laurearsi farebbe una grande differenza nelle loro vite, non possono riuscire o raggiungere nuove altezze nella gerarchia sociale. Il successo fa successo, ma se non si l’ha, non si l’otterra’. Questo fatto si manifesta nel sistema di votare–il quoziente di simpatia. In realta’, significa che colui che non ha il tempo per conoscere il professore, colui che lavora, non si puo’ ricevere voti bravi. Colui che ha il tempo per partecipare a questi giochi, si riceva voti bravi. Non importa quanto intelligente e’ il primo studente–fallira’ sempre. Che sistema ridicola!

  4. Zonia says:

    Mi sono sorpresa di questa citazione “…la rovina di ciò a cui ti sei dedicato, hai bisogno immediato di respirare, vuoi immediatamente nuove prospettive. Non accetti di restare in carcere tutta la vita per qualcosa a cui non credi più.” Capisco che le persone possono cambiare, ma nel resto del parafo, lui sembra una persona che sa la gravità dei suoi azioni, ma chiaramente non vuole la punizione. Quest0 mi sembra un contrasto interessante.

    Inoltre, la citazione dello studente è interessante. “…per chi lavora, l’essere iscritto all’università è una beffa e una truffa.” Le mode in cui la sistema scolastica non era giusto in Italia sono molto diverse. Mi sono colpito del fatto che ancora nell’università queste differenze affettano la cultura e le vite di tutti.

  5. Mike Langman says:

    Mi piace la lettera di Giuseppe Severgnini. Quando dice “avere un’idea e osteggiarne un’altra ci costringeva a ragionare a parlare dentro un microfono e a diffidare dell’autorità”, penso che questa citazione significa che gli studenti nel 1968 non si fidavano dei leader politici. Severgnini paragona scuola a una vacanza prima del 1968/ Lui crede che gli giovani si svegliarono e cominciarono a pensare alla struttura politica corrotta.

  6. Juliano says:

    Era inquietante, leggendo l’ultima lettera di Aldo Moro. Il tono era positivo, ma il situazione era grave. Penso che la cosa più forte delle parole di Moro fosse la positività lui dimostrava era stimolante. Lui ha concentrato sulle cose che importava a lui. L’amore fra lui e la sua moglie è il grande tema della lettera. Nella mezza lettera, discuteva la politica descriva gli ideali del DC come “assurdo e incredibile comportamento.” Questa citazione è indicativo del tipo della persona che Aldo Moro incarna. I suoi opinioni era importante, e lui non era mai silenzioso. La lettera mostrava le priorità di Aldo e penso che le sulle priorità era giusto: la sua moglie e la famiglia, e la sua politica.

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