Quest’Europa si fonda sui confini

In America, un dibattito molto acceso con punti di vista molto in conflitto con l’altro è la questione della nostra responsabilità rispetto alle popolazioni di paesi diversi, lontani, e non necessariamente importanti alle nostre interesse geopolitiche. È un dilemma morale: spendiamo più soldi dei contribuenti, molto dei cui sono in debito, per sorvegliare la gente migliaia di miglia di distanza che hanno bisogno di risorse per sopravvivere o teniamo quei soldi e ci focalizziamo sulla nostra sfera del mondo, cioè nostro unico paese, non facendo la polizia del mondo? Questa discussione è una domanda che l’Italian deve affrontare con la cosiddetta operazione “Mare Nostrum” in cui l’Italia indossa il mantello di responsabilità sopra il Mediterraneo e coloro che prova a attraversarlo. Su Nazione Indiana, essendo un posto sul web a cui si può discutere questo dilemma in maniera aperta e collaborativa, c’è l’opportunità di coinvolgersi al dibattito generale con un’intervista a cura di Nicola Grigion con Sandro Mezzadra, un professore dall’Università di Bologna e autore di lavori sul concetto della frontiera di un paese.

Il dilemma in questione è se l’Italia dovrebbe mantenere il Mediterraneo un mare sicuro d’attraversare? Dovrebbe dare l’assistenza delle navi militari per sorvegliare il mare nel caso che una barca non italiana naufraga? E se salva i sopravvissuti, cosa fanno – li portano in Italia o li rimandano al paese d’origine? Queste sono domande per cui esiste una zona grigia enorme. Ma fra tutte queste preoccupazioni,  L’intervista stessa è quello che si sarebbe aspettato – uno scambio avanti e indietro in cui vengono discussi i vantaggi, le conseguenze, lo stress economico, le obbligazioni morali, i problemi possibili e probabili, ecc.

Di fronte di quest’intervista postata sul web, vorrei collegare i fondamentali di questa lettura nei confronti dell’altra letteratura digitale che ho letto. Come ho notato nell’esplorazione di Nazione Indiana, i principi di umanitarismo, di democrazia, di dare la voce al popolo, vengono riflettuti nella letteratura si incontra sul sito. Quest’intervista serve come accesso all’informazione degli eventi contemporanei e la partecipazione nella discussione è adesso più possibile che mai grazie alle opportunità di fornire, condividere, e reagire data da Nazione Indiana e dal web.

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