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Achille Campanile

asparagi

10 thoughts on “Achille Campanile

  1. Alex

    Penso che lo stile del Campanile di scrittura è sia divertente e lirico. In "La cura dell'uva" Campanile discute la scoperta e benefici dei fichi col prosciutto o il melone col prosciutto in modo comico. Ad esempio, quando parla di benefici per la salute di mangiare quest’accoppiamento, dice: "Volete paragonare un'iniezione di a un piatto di melone e prosciutto?" (P139). Ho pensato che questa linea era comica e la semplice verità! Inoltre, la sua storia ipotetica su Newton scoprire gravità anziché i fichi col prosciutto era sia immaginativa e risibile. Allo stesso modo, in "Le seppie coi piselli, " Campanile descrive quest’accoppiamento come, "i loro destini dono legati " (P199). Tuttavia, ho pensato che questo passaggio è stato più serioso perché fa una dichiarazione circa l'uomo: "Ma l' uomo è uno strano animale. Fabbrica le barche, la fiocina, le lampade. Non si contenta di pescare in modo semplice e primitivo con la canna, o le reti, o le nasse, pesci più a portata di mano. Vuole anche le seppie." Egli suggerisce che l'uomo non è mai contento, e vuole sempre di più dalla vita o natura. Così, nel suo umorismo e lirismo, Campanile condivide idee coraggiose e riflessive.

    Domande: Perché pensi che lui chiami il racconto, "La cura dell'uva,” quando invece discute l’accoppiamento dei fichi col prosciutto e il melone col prosciutto?

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    1. Olivia Evans

      Similare ad Alex, ho trovato i due racconti “Le seppie coi piselli” e “La cura dell’uva” di Achille Campanile di essere totalmente fantastici. Finalmente sto leggendo di qualcuno chi adora il cibo come io l’adoro e chi ha le stesse domande che io ho. Ho sempre avuto queste domande enormi del cibo. Per esempio, come ha scoperto qualcuno, migliaia di anni fa, come fare il pane? Pero non scherzo, chi ha visto il lievito, uova, farina, sale, ed acqua e ha detto: facciamo il pane! Non ho nessun idea. Campanile ha delle domande simili delle combinazioni dei cibi. Perché mangiamo le seppie con i piselli? Con una dichiarazione molto comica, Campanelli dice: “Le seppie, da vive, ignorano in modo assoluto l’esistenza dei piselli” (197). Campanile ha la stessa interrogazione per i fichi col prosciutto. “Io mi domando chi sarà stato l’inventore, ad esempio, dei fichi col prosciutto. Come gli sarà venuto in mente questo geniale accoppiamento” (140). Lui, di una maniera umoristica ma anche totalmente seriamente, discute il gran valore che il cibo ha donato a questo mondo. Secondo lui, il cibo è una cura, una terapia, la migliore medicina del universo. Lui dice: “In sostanza i meloni venivano considerati come delle grosse pillole.” Da una parte questa osservazione è comica, perché sappiamo che lui dice questo per giustificare il suo proprio consumo del tutto il cibo del mondo. Però dall’altra parte la sua osservazione è completamente vera! La nutrizione era la prima medicina del mondo, e una buona dieta porta alla buona salute. Lui anche discute come, infatti, una mela era responsabile per la legge della gravitazione di Newton. Umoristico, beninteso quando lui dice: “Mi domando se avrebbe ugualmente scoperto la legge della gravitazione universale, ove, invece che sotto un albero di mele, si fosse trovato sotto un albero di cocco” (142). Ma veramente…dove saremmo se fosse una polpa del cocco che avesse caduto sulla testa di Newton???

      C’è qualche combinazione del cibo che tu hai sempre trovato misteriosa? Per me, è il panino con burro di noccioline e marmellata – senza dubbio.

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  2. Lisa

    Mi piace molto l’atteggiamento di Campanile al cibo in questo racconto. Lo prende gravemente, come me. Dice sul soggetto di prosciutto, “Ma di questo e d’altre questioni affini mi riprometto di trattare con la necessaria larghezza in un’opera che intendo scrivere sul prosciutto, quando non avrò altro da fare” (140). Non vuole entrare nella discussione dei meriti di prosciutto crudo contro prosciutto cotto, perché merita la propria saggia.

    Parla degli accoppiamenti che non hanno senso prima di assaggiarli, formaggio e pere inclusi. Ho trovato divertente la descrizione dell’inventore dei fichi con prosciutto, e la sua famiglia che lo manteneva attraverso tutto. Anche ho riso quando Campanile ha descritto il fico che è cascato in bocca dell’uomo che stava mangiando prosciutto, e quando ha detto che questa scoperta fosse “una cosa almeno altrettanto utile all’umanità” che la legge della gravitazione universale.

    Finalmente, sono d’accordo con Olivia che ci sono dei messaggi anche seri. Implica che la dieta e il cibo potrebbero essere una forma di medicina, ed io credo che ci sia verità in quest’idea. Campanile parla anche dell’uomo e la sua capacità per manipolare il mondo e la natura, affinché un animale della fondita del mare e un vegetale della terra possano venire insieme in piatto. Non ho pensato molto di questo, ma è stranissimo.

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  3. Sarah Peck

    Mi è piaciuto come Campanile è critico dell’umanità e giocoso allo stesso tempo. Usando il cibo per guidare i suoi pensieri, crea un tono molto furbo. Oggi, discutevamo delle parole per descrivere la scrittura di Campanile. Abbiamo notato parole come “assurda”, “surreale”, “giocosa”, e “affilata”. Secondo me, “furbo” è la migliore parole, perché mostra l’aspetto umorista della sua scrittura, ma anche l’aspetto più intelligente, che serve come una critica dello status quo.

    Per esempio, mi è interessata molto il capitolo “La cura dell’uva”, perché Campanile usa la parola “cura” in un doppio senso. Da una parte, parla della cura del cibo, ma dall’altra parte, descriva come il cibo può curare le persone più effettivamente della medicina. La citazione che dimostra bene le idea di cui stavo parlando, è: “Ora pare che la buccia della frutta in genere torni ad essere considerate dai medici dannosa all’organismo. Per mangiarla bisognerà aspettare l’anno venturo, durante il quale certamente i medici sentenzieranno che mangiare la frutta senza sbucciarla è quanto di più salutare sia dato immaginare” (139). Questo brano affronta l’opinione di Campanile che la medicina cambia continuamente, come una moda passeggera. Il gioco con quest’idea, presentando il melone e prosciutto come la cura ottima, quello che è ovviamente non un fatto scientifico, ma gioca con l’autorità assoluta dei medici nella società.

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  4. Sumner

    In classe, abbiamo parlato di come Campanile ha usato umorismo per essere critico della società. Le parole "tagliente" e "affilato" erano usato per descrivere lo stile dell'autore. Per esempio, c'è il passagio "l'uomo ha inventato anche il denaro, e lo fabbrica, lo guadagna, lo contende, lo nega." Penso che lui condannasse l'uso dei soldi, perché noi umani siamo il solo animale che ha i solid, tutti gli altri non l'usano. Vivono in pace senza quella cosa frivola.
    Ma, alla stessa volta, Campanile è "giocoso", ed i capitoli sono pieno degli scherzi. Ha un bel senso d’umorismo, e c’è umorista invece di solo comico. Usando umorismo è un buon modo per criticare il mondo.
    Mi è piaciuto come Campanile ha detto che il cibo puo essere usato come medicina. È vero che cibo ha un effetto profondo sulla salute, e la scena nel hospidale mi fa sorridere. Il passaggio in cui lui è critico dei medici: “Per mangiarla bisognerà aspettare l’anno venturo, durante il quale certamente i medici sentenzieranno che mangiare la frutta senza sbucciarla è quanto di più salutare sia dato immaginare” indica che l’autore non si fida la medicina moderna. Lui sta insinuando che i medici non sono perfetti, e che la societa dovrebbe essere più critica. Qualche volte è meglio prendere melone e prosciutto come “un pillole grande.”

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  5. Gabas

    Penso che le seppie coi piselli rappresenta il rapporto tra l’uomo e la donna. E una metafora per questo rapporto perché tutti i due vengono dalle parte diverse del mondo. Loro crescono in diverse famiglie, diverse città prima di incontrare. Le seppie e i piselli hanno le vite totalmente diverse, man quando si incontrano, cominciano di stare insieme e “da questo momento i loro destini sono legati.”

    La cura dell’uva è un testo un po’ strano. Prima, il autore parla dei cibi che possono curare le persone, come l’uva, fichi, pesche, mele, e gli altri. Dopo, lui ha cominciato a parlare di prosciutto e melone e come buona questa combinazione è. Anche il prosciutto con melone può curare le persone: “un ospedale dove tutti gli ammalati erano curati esclusivamente con melone e prosciutto.” Ma non capisco perché nel fine, il autore parlava da Newton e la legge della gravitazione.

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  6. Maurizio Cozzo

    Il stile e quello che raconta Achille Campanile e` veramente diverso di quello di Clara Sereni. Prima di tutto cosa
    centra l'uva nelle cure. Sarebbe più se dice la cura di prosciutto. E` bello che dice di mangiare più meloni
    perche può sostituire delle pillole. Seriamente vedo questo come un po` di prendere in giro i dottori.
    Cosa centra la mela che cade sulla testa di Newton con il mangiare più prosciutto e melone o prosciutto e fichi.
    E poi quello che ha inventato prosciutto e fichi, bravo per lui. Cosa si dice a quello che ha inventato Nutella.
    Ha solo messo un po` di cioccolato con noci. Direi che c'e` della gente che hanno troppo tempo libero.
    Per me sono storie buffe. Il uomo che da la possibilità che il pisello può vedere il sole. Vedo anche c'e` il pesce
    e` un po` stupido per seguire le lampade e si sa cosa sucede dopo.
    Trovo una cosa interessante e che lui e` d'accordo con Clara sul soggetto delle donne. Mi sembra che la
    donna e` quella che ha l'immaginazione di pensare e fare un piatto così. Achille dice che un uomo neanche potrebbe pensare di questo. Qui si vede la donna in casa e preparare piatti raffinati. Come abbiamo letto - donne
    che stanno in casa e sono come verdure. Uomini fuori e come la carne.

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  7. Matteo

    Mi piace il capitolo "La cura dell'uva." Penso che in questo capitolo il cibo serve due ruoli. Prima, il cibo, in generalmente, è un curo per il stomaco, perche dopo si mangia non si ha più fame. In altre parole, il cibo è stato la fonte nutrizionale della vita. I primi organismi dovevano i cibo per vivere! Inoltre, il cibo può essere veramente la medicina. Come ha scritto, "La mattina, all'ora della visita, i medici, accompagnati dalle infermiere con le tabelle cliniche, facevano il giro dei padiglioni e davanti a ogni letto prescrivevano, secondo la gravità dei mali: melone mezzo chilo, prosciutto di montagna vecchio, ecc" (139). Questo è l'umorismo, penso di si. Questa citazione rifletta la dualità in questo testo, fra l'umorismo e la verità sottile del uso pratico.

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  8. Elena

    Il genere del testo 'Le seppie coi piselli' è umorismo surreale, quando qualcosa è esagerato e mostrato in un modo grottesco. Campanile racconta una storia di vita dei piselli e le seppie, chi vengono dai mondi assoluto diversi e non sanno nulla l'uno dell'altro.
    Mi sembra che qui sia una metafora. L'autore parla degli uomini e le donne chi quando da soli sono molto strani, ma insieme sono una meraviglia.

    La tema centrale del racconto 'La cura dell'uva' è Il ruolo di cibo, come una cosa ovvia nella nostra vita, ma anche come un fenomeno che ci da il salute e anche aiuta a scoprire qualche cose molto importante per umanità. L'autore parla dei famosi accoppiamenti di cibo e collegamento o influenza di cibo al nostro salute in un modo divertente e umoristico.

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  9. Marisa Werner

    “Le seppie coi piselli”
    Definirei questo testo come una critica sociale in cui “le seppie coi piselli” è una metafore per mostrare il domino degli uomini nel nostro mondo. Gli uomini costringono questa coppia innaturale – le seppie coi piselli - insieme e si affermano la loro posizione dominante. Quest’accoppiamento mostra che gli uomini non mai chiedono il permesso e fanno quello che vogliono. Attraverso le seppie e i piselli, l’autore racconta la storia dei ruoli di genere nella nostra società perché l’autore spiega che l’uomo vuole questo piatto e la donna torna subito a casa per farlo. Credo che questa idea è perfettamente riassunta nell'ultima frase della storia, “Hanno percorso fino in fondo le traiettorie del loro lungo viaggio e delle loro brevi vite che, con un’effimera fosforescenza nel buio dell’universo, si sono incontrate, fuse e spente” (199).

    “La cura dell’uva”
    “La Cura dell’uva” mostra che il rapporto tra cibo e cura è un rapporto di benefici per la salute. L’autore utilizza lo stilo di sarcasmo perché al fine prende in giro Newton quando dice, “Certo, per fare queste grandi scoperte, oltre che gran geni bisogna essere anche un po’ scemi. Come può venire in mente a qualcuno che una cosa possa cadere in su?” (141). Si rivolge a un pubblico che ha un buon senso dell'umorismo e chi vuol sapere come il cibo può essere una cura per certe malattie. Mi sembra che ci sia una storia narrata nel racconto breve perché al finale ritroviamo all’idea centrale nel racconto che le scoperte sono fatte a caso e hanno il potenziale per realizzarsi quando guardiamo ciò che ci circonda.

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