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Bruno Flavio – Trattato del Vino e dell’aceto

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8 thoughts on “Bruno Flavio – Trattato del Vino e dell’aceto

  1. Sarah Peck

    Il testo di Bruno Flavio mi ha fatto pensare al testo di Artusi, l’Arte di mangiar bene, perché mentre che il testo di Bruno era scientifico come quello di Artusi, parlava di molte delle stesse cose, per esempio, la digestione, e come si deve bere il vino. Questo testo mi è sembrato una forma d’istruzione e una guida di come bere il vino. Il linguaggio antico era un po’ difficile di capire particolarmente l’ortografia con le ‘f’ e ‘s’. Ma, dopo un po’ di tempo tutto era un po’ più semplice a capire.
    La cosa che mi ha frappato di più era la sezione che si chiama “Di quante sorti o maniere sia”, alle pagine 60-61. Bruno Flavio dice che ci sono tre tipi di “imbriachezza”, che rendono le persone come una di tre animali: il Leone, il porco, e la scimmia. Lui fa questi riferimenti per “dinotare le brutte e bestiali qualità della imbriachezza, qual ha forza di far l’uomo peggio che bestia” (61). Quest’affermazione sembra fortamente contro l’imbriachezza, e dunque serve a avvertire i lettori di bere troppo. Allo stesso tempo, per noi in questo secolo, penso che tutti possano pensare agli esempi degli amici che si comportano come gli animali quando si beve.

    Che cosa avete notato più interessante nel testo di Flavio? Pensate che le sue idee abbiano valore?

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  2. Lisa

    Ho trovato questo molto difficile di leggere quando ho cominciato, ma dopo un po’ di tempo, diventavo abituata alla lingua e le lettere. Un suggerimento che mi ha colpito in particolare era quello per “non imbriacarsi mai.” Dice, “mangi due o tre amandole d’ossa di persiche…poi bevi un mezzo bicchiero, o meno d’olia d’oliva…non si potrà imbriacare” (54). Mi chiedo se questo funziona…forse dobbiamo provarlo questo weekend? Sto scherzando…

    Altre cose che dice Flavio certamente hanno ragione. Per esempio, dice che non sia buona se si beve il vino quando lo stomaco digiuno. Una cosa diversa per me e che non ho capito molto bene è l’idea della temperatura a come influire l’atto di bere.

    Anch’io ho notato l’ultimo parte quando Flavio compara gli uomini ubriachi agli animali, e anch’io ho pensato dalle mie esperienze a Dartmouth. L’ho trovato accurato e divertente, ma anche forse un po’ triste perché è così vero. Mi sembra che in generale a Flavio piace il vino, perché ci dalle regole per goderlo. L’ultima sezione, però, dimostra che lui pensa che diventare ubriaco sia maleducato. Dunque è un'altra lezione in moderazione.

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  3. Olivia Evans

    La prima cosa che mi ha colpito del testo era la maniera anziana in cui è stato scritto. Linguisticamente tutte le lingue romanze si sono evolute notevolmente dal Medioevo. Come lo spagnolo, il francese, e il portoghese, l’italiano è certamente parte di questa traiettoria. In Trattato del vino e aceto, pubblicato a Napoli nel 1591 da Guiseppe Cacchia, si può vedere varie differenze ortografiche fra le parole del Rinascimento e le parole di oggi, incluso:

    u → v
    f → s
    fs → ss
    ò → o (nel senso de “or”)
    ho → o
    E più…

    È anche molto interessante di vedere le radici teoriche del Rinascimento in questo testo. Dal primo paragrafo del “Vino a chi si nieghi et a chi si conceda” e avanti, l’autore Bruno Flavio fa molti riferimenti ai filosofi greci incluso “Platone”, “Aristotele”, “Plato”, “Hippocrate”, “Homero”. Lui utilizza i loro pensieri classici da soli come evidenza per le sue idee. Similare a Sarah, questo testo mi fa pensare a L’arte di mangiar bene di Artusi. Ci sono delle istruzioni molto precise su come bere il vino—per esempio: “Dopo il cibo per tre hore, non fi beua, fe non pochifsimo vino ò acqua fecondo l’ufanza” (53).

    Finalmente, è intrigante vedere come qualche tradizione di bere il vino abbia durato nel corso degli anni. Come Sarah e Lisa hanno menzionato, Flavio parla molto di come non è bene imbracarsi. Mentre stavo in Italia, ho veduto la stessa cosa. Tutti bevevano il vino, ma essere ubriaco in pubblico non era molto comune e spesso malvisto.

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  4. Alex

    L'esercizio di oggi in classe era necessario per me capire il libro, "Trattato del Vino e Aceto," per Bruno Flavio. Dopo aver discusso il suo libro, penso che le sue regole per bere e mangiare siano in realtà molto accurate e utili. Ad esempio, parla di mangiare prima di bere, ma aspettare fino a quando il cibo è digerito prima di bere. Penso che questo sia importante per prevenire nausea o vomito. Si parla anche di moderazione e gli effetti negativi di ebbrezza, come il dolore "alla testa, al cervello, a nervi, e fa alienation di mente." (P53) Credo che sia molto interessante come il vino e bere durante i pasti è un modo di vita in Italia. In America, la cultura del bere è molto diversa e l'alcolico è un privilegio determinata dall'età. Ho pensato che le tre specie diverse di bere erano molto vere e comiche: il leone, che rappresenta la forza e la forza, può essere visto nell’ubriaco arrogante; il porco, che rappresenta la pigrizia e sporcizia, può essere visto nell’ubriaco disordinato; e la scimmia, che rappresenta il divertimento e scherzando, può essere vista nel fumetto ubriaco. La prossima volta che mi trovo a una festa, penso che cercherò per queste specie!

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  5. Jorge

    Quando avevo letto il testo ieri avevo capito forse una parola di ogni dieci parole. Era troppo difficile, ma quest'era perché non potevo leggere le lettere. Comunque, la lingua è molto differente dell'italiano che normalmente leggiamo quindi c'è bisogno di tradurre ogni parola. L'esercizio in classe era completamente necessario per capire. Il testo se stesso era interessante. Le regole sembravano a volte troppo strette. Non si deve bere prima di mangiare, nelle ore dopo mangiare, solamente dopo d'aver digerito il cibo. Ho trovato le descrizioni del essere ubriaco molto comiche. Le immagini erano chiare e riflettevano una verità umoristica.

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  6. Marisa Werner

    Questo “trattato” si differenzia da altre opere che abbiamo letto a causa del linguaggio. È veramente difficile a capire che cose stanno dicendo. Il tono di quest’opera è di consigliare e mi sembra che sia diretta a un pubblico generale. Il consiglio che ci da è il consiglio generale che è utile per tutta la gente della società. A mio parere, gli obiettivi dell’opera sono di fornire un manuale in cui la gente può riferire quando non sanno che deve fare. Per esempio, lo scrittore spiega che i giovani e le donne non possono bere il vino. In più, ci suggerisce che cosa dobbiamo fare primo del pranzo, “Prima avanti che mangi, cioè quando fi ha da mettere a tavola, per un quarro d’hora innanzi mangi due o tre amandole d’ossa di persiche, o altre amendole amare comuni: poi beva un mezo bicchiero, o meno d’oglio d’oliva, o ancora d’amendole dolci; e poi mangi quanto vuole, e beva a suo piacere, che non si potrà imbriacare” (54).

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  7. Matteo

    Questo testo è stato molto difficile a capire perche è molto vecchio. Tuttavia, penso che abbia trovato un messaggio vago. Questo testo dà le direzioni per come a mangiare e bevere (penso di si). Dopo ho letto, ho pensato di questo periodo vecchio quando la religione e il governo hanno dominato il popolo. Questo testo rifletta questo sentimento che le persone devono le regolazioni rigido e severo per governare. Thomas Hobbes affermava quest'idea.

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  8. Gabas

    Questa lingua che Flavio usa è molto diversa da quella che noi vediamo ogni giorno. Per cui era difficile di leggere e capire bene questo testo, ma era veramente interessante. Lui parla dal vino e i modi di mangiar vino per avere buona salute. "Dopo il cibo per tre hore, non si beva, se non pochissimo vino o acqua secondo l'usanza : perché il bere quado lo stomaco è pieno." (53) Lui dice che digestione e importante e le persone devono aspettare tre ore prima di bere il vino. Lui esplica che questo è importante per la digestione "L'acqua bevuta dopo pasto, con la sua frigidità impedisce la digestione. (53)
    Lui anche dice che le bevande freschi sono migliori "Diremo adundque ch'essendo ne lbere fresco gusto grandissimo..." (55) Questo testo a molti consigli alle persone di come bere il vino.

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