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Casalinghitudine: Secondi piatti_14

6 thoughts on “Casalinghitudine: Secondi piatti_14

  1. Sarah Peck

    Nel capitolo “Secondi piatti” ho notato che la presenza del cibo e di cucinare è molto più centrale. Apprendiamo come Sereni ha sviluppato il suo interesse nel cibo. Una cosa particolarmente interessante era come cucinare per e piacere agli altri con il cibo aveva un elemento molto personale e formativo nell’autostima. Abbiamo visto quest’idea nel capitolo “Stuzzichini” quando Aldo rifiute il cibo, e rende il narratore triste. Di nuovo, era esattamente la critica del cibo che Sereni prepara per gli altri che si rende insicura e sensibile. Suo padre dice spesso un “però” riguardo alla sua cucina. Sereni dice alla pagina 71, “Odiavo l’aglio, odiavo i però”. Penso che il collegamento fra la cucina e le emozioni sia forte; quando si cucina per un’altra persona, gli dà un pezzo del tuo cuore. Quando la persona respinge o critica il cibo, è un insulto personale. In particolare se, come nel caso di Sereni, a te piace cucinare. Le emozioni che corrispondono alla critica sono spesso negative, ma quando a una persona piace il cibo che hai preparato, c’è un’emozione egualmente forte, ma di una forza positività. Dunque, il sentimento collegato al cibo può dare la felicità massima o la tristezza grande. Era molto interessante che anche quando il papà di Sereni ha complimentato il pasto di sua figlia, lei ha pianto, probabilmente perché aspettava un “però” !

    Voi, avete mai cucinato per un’altra persona a chi non è piaciuto il pasto che hai preparato? Come avete sentito?

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    1. Olivia Evans

      Prima, vorrei rispondere alla domanda di Sarah: Sì, penso che sia un’inevitabile condizione umana che quando facciamo un pasto per qualcuno, speriamo che le piaccia. Almeno io sempre sono un po’ risentita se io cucino per un amico e non le piace. Allora per rispondere alla domanda di Sumner: “Hai trovato mai una situazione in cui il cibo ha creato tensione tra due persone?” Sarah già ha menzionato il rapporto teso fra la protagonista e il suo padre, e come il “però” del padre ogni volta che lei cucina per lui metta in evidenza questa intensità. Però il cibo anche dimostra la relazione scomoda fra la protagonista e Massimo, il suo marito. In pagina 83, per esempio, lei fa un pasto elaborato per Massimo e i suoi amici e “nessuno ha commentato i sapori”. Questo momento muto attorno il tavolo da pranzo è una rappresentazione del matrimonio distante di Clara e Massimo.

      Per continuare con il rapporto fra il cibo e la vita della nostra protagonista, la citazione la più saliente per me della lettura era la seguente:

      “E lo so da me, perché quando le malattie dei patriarchi hanno incrinato il rito mi sono incaricata io del cenone: con il polpettone di tonno, naturalmente, ma anche con il fritto, e con tutti gli altri piatti inderogabili del solito, immodificabile menu.” (94)

      Per la maggior parte del capitolo, Clara prepara ricette con carne: pollo, vitello tonnato, arrosti, salsicce, polpettone. È un “immodificabile menu” di carne, con le verdure sempre servendo come contorni. Della prospettiva ecofemminista, questo menu di carne “maschile” è rappresentativo del suo ruolo servendo gli uomini della sua vita. Poi, quando lei fa la pasta in fagioli al fin del capitolo, è un evento molto importante della sua asserzione d’indipendenza e anche coincide con il momento che Massimo e lei si separano. Poi, non solamente il cibo in generale pero gli ingredienti individuali sono simboli delle relazioni e strutture sociali nel romanzo.

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  2. Sumner

    In questo capitolo, è chiaro che la tema di legare cibo e famiglia insieme è molto piú evidente. Nella prima memoria che ci da, la narratrice prova di ottenere l'approvazione del suo padre usando il cibo. Lei vive in paura dei suoi “però”, e vediamo come importante sia a la quando finalmente lui mostra che gli piaceva il piatto. In questo episodio, vediamo un momento profondo che si collegano la nostra narratrice ed il suo padre. C’è un’altra connessione fra cibo e relazioni familiari: la relazione tra la narratrice e Micol. Sereni scrive “E forse eravamo davvero un po' sorelle quando, tornata a casa, me ne chiese la ricetta”. Qui è un altro momento in cui le sorelli sono cambiate tra amiche a sorelli proprio, e tutto a cause di un piatto.

    L’elemento culturale che ho visto è la tavola ha potere enorme; è dove la famiglia è fatto. I pasti a tavola sono caratteristichi della casa italiana. Non si trova quello elemento nelle case americane. Troppo spesso mangiamo davanti la televisione o separatamente, e non troviamo il tempo per mangiare insieme come la famiglia nelle storia.

    Sereni ha mostrato che sia possibile per due persone accomunarsi con cibo, ma hai mai trovato una situazione in cui cibo ha creato tensione tra due persone?

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  3. Giorgio Fregoso

    Questo capitolo è interessante perché ha più "carne" del altro. Cioè, c'è più contenuto e meno focalizzazione sulle ricette. La storia del narratore e la sua lotta con il cibo e la sua dieta. È anche interessante il percorso del narratore per trovare nuovi modi di cucinare e nuove cose da mangiare.
    "Niente tocchi in più con la dieta, che determinava inoltre un'inconsueta vicinanza di cibo fra me e mio padre..." Questa frase mostra come è importante il cibo per il narratore e quindi penso che questo capitolo ha più sostanza del primo capitolo.
    Voglio chiedere se qualcuno ha una relazione molto forte con il cibo? Perché è così importante il cibo nella vita di una persona?

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  4. Alex

    Oggi in classe, abbiamo parlato dei diversi tipi di cibo in questo capitolo, e come il cibo rappresenta una prospettiva femminista. Abbiamo attribuito caratteristiche maschili ai piatti di carne, e le caratteristiche femminili ai contorni di verdure. Questa dichiarazione sulla condizione femminile durante questo periodo è enorme: le donne sono state trattate come contorno al piatto principale che erano uomini. Ero d'accordo con l'interpretazione di Olivia che la cucina rappresenta una prigione per le casalinghe, ma anche un luogo per loro di esprimersi creativamente attraverso la cucina. Ora che ho avuto il tempo di riflettere su questa idea, ho letto di nuovo la sezione relativa Clara cantare durante la protesta sulla condizione femminile. Dopo una giornata inaspettatamente difficile alla protesta, Sereni dice: "Non sapevo come difendermi; alla fine la vinse una vecchina, che mi presento un enorme sfilatino pieno di salsicce e peperoni: un accostamento ovvio al quale non avevo mai pensato, un buon antidoto al gran vino." Ora mi chiedo di più sul significato di quest’affermazione-dopo Sereni passa la giornata cantando sulla condizione femminile, che trova consolazione nel mangiare un panino ripieno di carne. Forse c'è altro da dire su quest’argomento, o perché l'autore avrebbe scelto di fare questa dichiarazione?

    Per risposta alla domanda di Giorgio, il cibo è una parte importante della mia vita a causa di ciò che rappresenta: il tempo con la famiglia o gli amici, i ricordi di studio a Roma, e la prospettiva di esperienze nuove e interessanti. Proprio come Sereni, alcuni pasti possono trasportarmi a diversi giorni, per esempio, un piatto di penne all'arrabbiata o cacio e pepe mi ricorda di Roma e il pomeriggio trascorsa a esplorare la città con i miei amici.

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  5. Lisa

    In questo capitolo, il cibo era molto più collegato alla trama. Sereni parla molto della carne, che rappresenta l’uomo mentre le verdure raffigurano le donne. Non è una coincidenza che lei parla qui anche delle sue relazioni con gli uomini nella sua vita. In particolare, spiega suo padre. Sereni sempre voleva la sua approvazione ma non aveva mai ricevuto, e questo si presenta nella forma della cucina.
    In misura minore, parla anche della relazione tra lei e le sue sorelle con gli esempi del cibo. Per esempio, descrive la volta quando ha cucinato per Micol, e questa esperienza ha cambiato la loro relazione “verticale” a una relazione “orizzonte.” Anche, le ragazze sono collegate perché tutte le due sono inappetenti da piccola. Usa il cibo anche per discutere la posizione della donna nella società, come ha detto Alex.
    Per risposta alla domanda di Sarah, quando sono a casa mia cucino sempre per i miei. Mia madre sempre fa finta di godere il cibo (forse veramente le piace, non lo so). Mio padre, invece, dice a volte che non gli piace, e questo mi fa molto triste. Capisco molto bene i problemi di Clara Sereni. Di solito, però, mio padre mangia tutto, anche se ha detto che non sia buono…quindi non potrebbe essere così terribile. Anche non gli piace niente con le carote o le verdure in generale, perché è come un bambino. Per questo non lo prendo sul serio.

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